Il Cuore
di Dio
Quando noi pensiamo a Gesù facciamo il
collegamento al Vangelo e con quanto è scritto nel medesimo. Non dobbiamo però
dimenticare che la Buona Novella è stata predicata e poi scritta per tutte le
generazioni.
Come ci insegna il prologo del Vangelo
di Giovanni, noi sappiamo benissimo che Gesù è la Parola di Dio fattasi Carne,
venuto nel mondo per operare la redenzione dell’umanità.
Dovremmo però, secondo me, riflettere
sul fatto che Gesù, venuto in mezzo a noi, rappresenta anche il Cuore del
Padre. Se leggiamo il Vangelo possiamo constatare che Gesù ha guarito gli
ammalati, ha liberato i posseduti, ha resuscitato i morti e ci ha promesso la
vita eterna, equiparandola ad un banchetto di nozze. Non solo, ma Gesù si è
anche commosso profondamente in occasione della morte del suo amico Lazzaro e
ha avuto compassione della vedova di Nain (Luca 7,12 seg.) a cui ha resuscitato
il figlio. Ha avuto inoltre compassione del malato che da trentotto anni
giaceva vicino alla piscina di Betzaetà (che nessuno
aiutava ad immergersi nell’acqua, quando un angelo creava l’onda di guarigione)
e lo ha guarito. Non solo, ma nel nome di Gesù si compiono guarigioni, e
liberazioni anche oggi. Per citare degli esempi, Padre Emiliano Tardif https://it.wikipedia.org/wiki/Emiliano_Tardif
e Padre Dario Betancourt https://youtu.be/zMXBjkSYMMY
, lo
comprovano.
Noi dobbiamo quindi pensare a Gesù
anche come emblema dell’Amore del Padre nei nostri confronti. Un Amore
concreto, palpitante e insaziabile (come ha affermato satana in “Intervista al
demonio” https://youtu.be/5QijLOyOWeo
).
Poiché Gesù ha affermato “Io e il
Padre siamo una cosa sola” (Gv. 10,3) l’amore che
promana dal Figlio, promana anche dal Padre.
Con totale fiducia amiamo e adoriamo
quindi il Sacro Cuore di Gesù con tutta la nostra forza, ben consci che in tal
modo amiamo ed adoriamo anche il Cuore del Padre.