Potenza nemica – Inimica vis
Il grande papa Leone XIII, che non verrà mai beatificato in quanto politicamente scorretto https://youtu.be/Cs1EDRYlRVw , pubblicò a suo tempo l’enciclica “Inimica vis”. Leggendola, si può gustare la sua fresca attualità e riconoscerne il valore profetico, quanto mai attuale anche in occasione della Pandemonia http://www.genitoricattolici.net/La%20pandemonia.mp4 , durante la quale certi poteri hanno, secondo quanto affermato da Giulio Tremoni https://x.com/itsmeback_/status/1781594166503375035?s=48&t=Ply-hxEvT2solWzfgp3mKg , “aperto la scatola di Wuhan”.
L’enciclica è un’esortazione a combattere la “potenza nemica” che minaccia la Chiesa e l’umanità. Altro che “Tutti fratelli” che piace tanto ai “fratelli massoni”. Infatti, leggendo l’inimica vis si comprende perfettamente perché non viene mai citata, preferendo le encicliche di chi ha affermato che “i peccati sotto la cintura sono i più leggeri” https://youtu.be/9xNk_SALmhI .
Quanti strillano che bisogna obbedire al Papa, obbediscano quindi all’Inimica Vis e la diffondano. Il contrasto all’opera diabolica è un invito espresso nella medesima che, nell’epoca dei moderni mezzi di comunicazione, si avvale della condivisione dei contenuti di difesa della nostra religione e dei valori che la medesima insegna per il bene nostro, delle famiglie e dell’intera società
INIMICA VIS 1) Custodi di quella fede a cui le nazioni cristiane van
debitrici del loro morale e civile riscatto, Noi mancheremmo ad uno dei
Nostri supremi doveri, se non levassimo spesso e ben alto la voce contro
l'empia guerra, onde si tenta, diletti figli, rapirvi sì prezioso tesoro. Di
questa guerra, ammaestrati ormai da lunga e dolorosa esperienza, voi ben
conoscete le terribili prove, e nel vostro cuore di cattolici e di italiani
altamente la deplorate. E veramente si può essere italiani di nome e di
affetto, e non risentirsi delle offese che si fanno tuttodì a quelle divine
credenze, che sono la più bella delle nostre glorie, che dettero all'Italia
il primato sulle altre nazioni ed a Roma lo scettro spirituale del mondo: che
sulle rovine del paganesimo e delle barbarie fecero sorgere il mirabile
edifizio della cristiana civiltà? Si può essere di mente e di cuore cattolici
e mirare con occhio asciutto in quella terra medesima nel cui grembo
l'adorabile nostro Redentore si degnò stabilire la sede del suo regno, impugnate
le sue dottrine, oltraggiato il suo culto, combattuta la sua chiesa,
osteggiato il suo Vicario, perdute tante anime redente col suo Sangue, la
porzione più eletta del suo gregge, un popolo stato per ben diciannove secoli
a lui sempre fedele, esposto ad un continuo e presentissimo pericolo di
apostatar dalla fede, e sospinto in una via di errori e di vizi, di materiali
miserie e di morale abiezione? Diretta ad un tempo contro la patria celeste e la
terrena, contro la religione dei nostri padri e la civiltà trasmessaci con
tanto splendore di scienze, lettere ed arti da loro, la guerra di cui
parliamo, voi la capite, diletti figli, è doppiamente scellerata, e rea non
meno di umanità offesa che di offesa divinità. Ma d'onde essa muove
principalmente se non da quella setta massonica, della quale discorremmo a
lungo nell'Enciclica Humanum genus del 20 aprile 1884 e nella più recente del
15 ottobre 1890 indirizzata ai Vescovi, al Clero e al popolo d'Italia? Con
queste due Lettere strappammo dal viso della massoneria la maschera onde si
velava agli occhi dei popoli, e la mostrammo nella cruda sua deformità, nella
sua tenebrosa e funestissima azione. 2) Ci restringiamo questa volta a considerarne i
deplorevoli effetti rispetto all'Italia. Insinuatasi infatti già da gran
tempo sotto le speciose sembianze di società filantropica e redentrice dei
popoli[1], nel nostro bel
paese, e per via di congiure, corruttele e di violenze giunta finalmente a
dominare l'Italia e questa medesima Roma, a quanti disordini, a quante
sciagure non ha essa in poco più di sei lustri spalancata la via?[2] 3) E pur di osteggiare la religione cattolica, quali
parzialità e contraddizioni! Si chiusero monasteri e conventi; e si lasciano
moltiplicare a lor grado logge massoniche e covi settari[5]. Si proclamò il
diritto di associazione: e la personalità giuridica, di cui associazioni di
ogni colore usano ed abusano, è negata ai religiosi sodalizi. Si bandì la
libertà dei culti e intanto odiose intolleranze e vessazioni si riserbano
proprio a quella che è la religione degli italiani, ed a cui perciò dovrebbe
assicurarsi rispetto e patrocinio sociale[6]. A tutela della
dignità e indipendenza del Papa si fecero proteste e promesse grandi; e voi
vedete a quali vilipendi venga quotidianamente fatta segno la Nostra persona[7]. Qualsiasi specie di
pubbliche manifestazioni trova libero il campo[8]; solamente or l'una
or l'altra delle dimostrazioni cattoliche o è vietata o disturbata[9]. S'incoraggiano nel
seno della Chiesa scismi, apostasie, ribellioni ai legittimi superiori[10]; i voti religiosi e
segnatamente la religiosa ubbidienza si riprovano come cose contrarie alla
libertà e dignità umana: e intanto vivono impunite empie congreghe, che
legano con giuramenti nefandi i loro adepti, ed esigono anche nel delitto
ubbidienza cieca ed assoluta[11]. Senza esagerare la potenza massonica attribuendo
all'azione diretta e immediata di lei tutti i mali che nell'ordine religioso
presentemente ci travagliano, nei fatti che abbiam ricordato e in molti altri
che potremmo ricordare, si sente il suo spirito; quello spirito che,
nemico implacabile di Cristo e della Chiesa, tenta tutte le vie, usa
tutte le arti, si prevale di tutti i mezzi per rapire alla Chiesa la sua
figlia primogenita, a Cristo la nazione prediletta, sede del suo Vicario in
terra e centro della cattolica unità. L'influenza malefica ed efficacissima
di questo spirito sulle cose nostre non occorre oggi congetturarla da pochi e
fuggevoli indizi, nè argomentarla dalla serie dei fatti che da trenta anni si
succedono. Inorgoglita dai successi, la setta stessa ha parlato alto e ci ha
detto ciò che fece in passato, ciò che si propone di fare in avvenire. Le
pubbliche potestà, consapevoli o no, essa le riguarda in sostanza come propri
strumenti: il che vuol dire che della persecuzione religiosa che ha tribolato
e tribola l'Italia nostra, l'empia setta mena vanto come di opera
principalmente sua, di opera eseguita spesso con altre mani, ma per modo
immediato o mediato, diretto o indiretto, di lusinga o di minaccia, di
seduzione o di rivoluzione, ispirata, promossa, incoraggiata, aiutata da lei. 4) Dalle rovine religiose alle sociali brevissima è la
via. Non più sollevato alle speranze e agli amori celesti il cuore dell'uomo,
capace e bisognoso dell'infinito, gittasi con ardore insaziabile sui beni
della terra: ed ecco necessariamente, inevitabilmente una lotta perpetua di
passioni avide di godere, di arricchire, di salire e quindi una larga ed
inesausta sorgente di rancori, di scissure, di corruttele, di delitti. Nella
nostra Italia morali e sociali disordini non mancavano certo anche prima delle
presenti vicende; ma che doloroso spettacolo non ci porge essa i nostri dì.
Nelle famiglie è assai menomato quell'amoroso rispetto che forma le
domestiche armonie; l'autorità paterna è troppo sovente sconosciuta e dai
figli e dai genitori[12]; i dissidi sono
frequenti, i divorzi non rari[13]. Nelle città
crescono ogni dì le discordie civili, le ire astiose tra i vari ordini della
cittadinanza, lo sfrenamento delle generazioni novelle che cresciute all'aura
di malintesa libertà non rispettano più nulla né in alto nè in basso[14], gl'incitamenti al
vizio, i delitti precoci, i pubblici scandali[15]. Lo Stato invece di
star pago all'alto e nobilissimo ufficio di riconoscere, tutelare, aiutare
nella loro armoniosa universalità i divini e gli umani diritti, si crede
quasi arbitro di essi, e li disconosce o li restringe a capriccio[16]. L'ordine sociale
infine è generalmente scalzato nelle sue fondamenta. Libri e giornali, scuole
e cattedre, circoli e teatri, monumenti e discorsi politici, fotografie e
arti belle, tutto cospira a pervertire le menti e corrompere i cuori. Intanto
i popoli oppressi e ammiseriti fremono; le sette anarchiche si agitano; le
classi operaie levano il capo e vanno ad ingrossar le file del socialismo,
dell'anarchia; i caratteri si fiaccano, e tante anime non sapendo più nè
degnamente patire, nè virilmente redimersi dai patimenti, abbandonano da se
stesse, col suicidio, codardamente la vita. 5) Ecco i frutti che a noi italiani ha recato la setta
massonica. E dopo ciò essa ardisce di venire innanzi magnificando le sue
benemerenze verso l'Italia, e di dare a Noi e a tutti coloro che, ascoltando
la Nostra parola, rimangono fedeli a Gesù Cristo, il calunnioso titolo di
nemici della patria. Quali siano verso la nostra penisola i meriti della rea
setta, ormai, giova ripeterlo, lo dicono i fatti. I fatti dicono che il
patriottismo massonico non è che un egoismo settario, bramoso di tutto
dominare, signoreggiando gli Stati moderni che nelle mani loro raccolgono ed
accentrano tutto. I fatti dicono che, negl'intendimenti della massoneria, i
nomi d'indipendenza politica, di uguaglianza, di civiltà, di progresso
miravano ad agevolare nella patria nostra l'indipendenza dell'uomo da Dio, la
licenza dell'errore e del vizio, la lega di una fazione a danno degli altri
cittadini, l'arte dei fortunati del secolo di godersi più agiatamente e
deliziosamente la vita, il ritorno di un popolo redento col divin sangue alle
divisioni, alle corruttele, alle vergogne del paganesimo. 6) E non accade meravigliarsi di ciò. Una setta che dopo
diciannove secoli di cristiana civiltà si sforza di abbattere la Chiesa
cattolica, e di reciderne le divine sorgenti; che, negatrice assoluta del
soprannaturale, ripudia ogni rivelazione, e tutti i mezzi di salute che la
rivelazione ci addita; che pei disegni e le opere sue fondasi unicamente e
interamente sopra una natura inferma e corrotta come è la nostra; tale setta
non può essere altro che il sommo dell'orgoglio, della cupidigia spoglia, la
sensualità corrompe; e quando queste tre concupiscenze giungono al grado
estremo, le oppressioni, gli spogliamenti, le corruttele seduttrici, via via
allargandosi, prendono dimensioni smisurate, diventano oppressione,
spogliamento, fomite corruttore di tutto un popolo. 7) Lasciate dunque che, rivolgendo a voi la
Nostra parola, vi additiamo la massoneria come nemica ad un tempo di Dio,
della Chiesa e della nostra patria. Riconoscetela come tale praticamente una
volta; e con tutte le armi, che ragione, coscienza e fede vi pongono in mano,
schermitevi da sì fiero nemico. Niuno si lasci illudere dalle sue belle
apparenze, niuno allettare dalle sue promesse, sedurre dalle sue lusinghe,
atterrire dalle sue minacce. Ricordatevi che essenzialmente
inconciliabili tra loro sono cristianesimo e massoneria; sì che aggregarsi a
questa è un far divorzio da quello. Tale incompatibilità tra le due
professioni di cattolico e di massone ormai, diletti figli, non potete
ignorarla: ve ne avvertirono apertamente i Nostri Predecessori, e Noi per
ugual modo ve ne ripetemmo altamente l'avviso. Coloro pertanto che per somma disgrazia han dato il nome
ad alcuna di queste società di perdizione, sappiano che sono strettamente
tenuti a separarsene, se non vogliono restar divisi dalla comunione
cristiana, e perdere l'anima loro nel tempo e nell'eternità. Sappiano
altresì i genitori[17], gli
educatori, i padroni e quanti han cura di altri, che obbligo rigoroso li
stringe d'impedire al possibile che entrino nella rea setta i loro soggetti,
o che, entrati, vi rimangano. 8) Preme poi, in cosa di tanta importanza e dove la
seduzione ai dì nostri è cosa facile, che il cristiano si guardi dai primi
passi, tema i più leggeri pericoli, eviti ogni occasione, prenda le più
sollecite precauzioni, usi insomma, secondo il consiglio evangelico, pur
serbando in cuore la semplicità della colomba, tutta la prudenza del
serpente. I padri e le madri di famiglia si guardino
dall'accogliere in casa e di ammettere all'intimità delle confidenze
domestiche persone ignote, o almeno quanto a religione non conosciute
abbastanza; procurino invece di accertarsi prima che sotto il manto
dell'amico, del maestro, del medico, o di altro benevolo non si celi un
astuto arruolatore della setta. Oh in quante famiglie il lupo penetrò in
veste d'agnello![18] Bella cosa sono le svariatissime società, che oggi in
ogni ordine di sociale attinenza con fecondità prodigiosa sorgono da per
tutto[19]: società operaie,
di mutuo soccorso, di previdenza, di scienze, di lettere, di arti, e
simiglianti; e quando siano informate da buono spirito morale e religioso,
tornano certamente proficue e opportune. Ma poichè qui pure, anzi qui
specialmente è penetrato e penetra il veleno massonico, si abbiano per
generalmente sospette, e si evitino le società che, sottraendosi ad ogni
influsso religioso, possono facilmente essere dirette e dominate più o meno
da massoni, come quelle che, oltre a porgere aiuto alla setta, ne sono, può
dirsi, il semenzaio e il tirocinio. A società filantropiche, di cui non ben conoscano la
natura e lo scopo, non si ascrivano facilmente le donne senza essersi prima
consigliate con persone sagge e sperimentate, giacchè passaporto alla merce
massonica è spesso quella ciarliera filantropia, contrapposta con tanta pompa
alla carità cristiana. Con gente sospetta di appartenere alla massoneria o a
sodalizi ad essa aggregati procuri ognuno di non aver amicizia o
dimestichezza: dai loro frutti li conosca e li fugga[20]. E non solo di
coloro che, palesemente empi e libertini, portano in fronte il carattere
della setta, ma di quelli si eviti il tratto familiare, che si occultano
sotto la maschera di universale tolleranza, di rispetto a tutte le religioni,
di smania di voler conciliare le massime del Vangelo e le massime della
rivoluzione, Cristo e Belial, la Chiesa di Dio e lo Stato senza Dio[21]. Libri e giornali che stillano il tossico dell'empietà e
che attizzano negli umani petti il fuoco delle cupidigie sfrenate e delle
sensuali passioni[22]; circoli e
gabinetti di lettura, ove lo spirito massonico si aggira cercando chi
divorare, siano al cristiano, e ad ogni cristiano, luoghi e stampa che fanno
orrore. 9) Se non che, trattandosi di una setta che ha tutto
invaso[23], non basta tenersi
contro di lei in sulle difese, ma bisogna coraggiosamente uscire in campo ed
affrontarla. Il che voi, diletti figli, farete, opponendo stampa a stampa,
scuola a scuola[24], associazione ad
associazione, congresso a congresso, azione ad azione. La massoneria si è impadronita delle scuole pubbliche; e
voi con le scuole private, con quelle di zelanti ecclesiastici e di religiosi
dell'uno e dell'altro sesso contendetele l'istruzione e l'educazione della
puerizia e gioventù cristiana, e soprattutto i genitori cristiani non
affidino l'educazione dei loro figli a scuole non sicure. Essa ha confiscato
il patrimonio della pubblica beneficenza; e voi supplite col tesoro della
privata carità. Nelle mani dei suoi adepti ha ella messo le Opere pie: e voi quelle
che da voi dipendono affidatele a cattolici istituti. Ella apre e mantiene
case di vizio; e voi fate il possibile per aprire e mantenere ricoveri
all'onestà pericolante. A' suoi stipendi milita una stampa religiosamente e
civilmente anticristiana; e voi con l'opera e col danaro aiutate, promuovete,
propagate la stampa cattolica. Società di mutuo soccorso ed istituti di
credito sono fondati da lei a pro dei suoi partigiani; e voi fate altrettanto
non solo pei vostri fratelli, ma per tutti gl'indigenti, mostrando che la
vera e schietta carità è figlia di colui che fa sorgere il sole e cadere la
pioggia sui giusti e sui peccatori. 10) Questa lotta del bene col male[25] si estenda a
tutto, e cerchi, in quanto è possibile, di riparare tutto. La massoneria
tiene frequenti congressi per concertar nuovi modi di combattere la Chiesa; e
voi teneteli frequentemente per meglio intendervi intorno ai mezzi e
all'ordine della difesa. Ella moltiplica le sue logge; e voi moltiplicate
circoli cattolici e comitati parrocchiali[26], promuovete
associazioni di carità e di preghiera, concorrete a mantenere ed accrescere
lo splendore del tempio di Dio. La setta, non avendo più nulla a temere,
mostra oggi il viso alla luce del giorno; e voi, cattolici italiani, fate
anche voi aperta professione della vostra fede, ad esempio dei gloriosi
vostri antenati, che innanzi ai tiranni, ai supplizi, alla morte la
confessavano intrepidi e l'autenticavano con la testimonianza del sangue. Che
più? Si sforza la setta di asservire la Chiesa, e di metterla, umile ancella,
ai piedi dello Stato? E voi non cessate di chiederne e, dentro le vie legali,
di rivendicarne la dovuta libertà e indipendenza. Cerca essa di lacerare
l'unità cattolica, seminando nel clero stesso zizzania, suscitando contese,
fomentando discordie, aizzando gli animi all'insubordinazione, alla rivolta,
allo scisma? E voi, stringendo sempre più il sacro nodo della carità e
dell'obbedienza, sventate i suoi disegni, mandate a vuoto i suoi tentativi,
deludete le sue speranze. Come i primitivi fedeli, siate tutti un cuore ed
un'anima; e raccolti intorno alla cattedra della Chiesa e dei vostri Pastori,
tutelate gl'interessi supremi della Chiesa e del Papato, che sono altresì i
supremi interessi dell'Italia e di tutto il mondo cristiano. Ispiratrice e
gelosa custode delle italiche grandezze fu sempre l'Apostolica Sede. Siate
dunque italiani e cattolici, liberi e non settari, fedeli alla patria e
insieme a Cristo ed al Vicario suo, persuasi che un'Italia anticristiana e
antipapale sarebbe opposta all'ordinamento divino, e quindi condannata a
perire[27]. 11) Diletti figli, la religione e la patria vi parlano in
questo momento per bocca Nostra. E voi ascoltate il loro grido pietoso,
sorgete unanimi e combattete virilmente le battaglie del Signore[28]. Il numero, la
baldanza, la forza dei nemici non vi atterriscano; chè Dio è più forte di
loro, e se Dio è con voi, che potranno essi contro di Voi? Affinchè poi con maggior copia di grazie Iddio sia con
voi, con voi combatta, con voi trionfi[29], raddoppiate le vostre
preghiere, accompagnatele con l'esercizio delle cristiane virtù e
specialmente coll'esercizio della carità verso i bisognosi, e rinnovando ogni
dì le promesse del Battesimo, implorate umilmente, instantemente,
perseverantemente le divine misericordie. Come auspicio di queste, e come pegno altresì della
Nostra paterna dilezione, v'impartiamo, diletti figli, la benedizione
Apostolica. Dato a Roma, presso S. Pietro, il giorno 8 dicembre 1892[30], anno decimoquinto
del Nostro Pontificato. |
[1]"...Il Gran maestro della Massoneria di palazzo Giustiniani
si è rifatto alla storia della "fratellanza", allo spirito dei liberi
"muratori" che, con il loro operare quotidiano, sono presenti nella
collettività, come "alfieri della libertà". La massoneria - ha
aggiunto Gaito - respinge ogni dittatura, è per le libertà e per l'impegno
civile". E poi un elenco di nomi illustri: da Giuseppe Garibaldi (anche
lui era massone - ha aggiunto Gaito) a Mameli, del quale ascoltiamo sempre
l'inno; e ancora alle organizzazioni ed associazioni di ispirazione
storico-massonica, come la CRI, i Boy-scout, alle organizzazioni di assistenza
agli anziani, ai malati terminali, a tutti coloro che hanno bisogno degli
altri..." - Giornale di Brescia - 4/1/1994 - pag. 23
[2]E' impossibile non riflettere, a tali parole, su quanto ad esempio
dichiarato da Bettino Craxi nell'aula bunker di Rebibbia: "...Ricostruendo
i fatti mi è sembrato di capire che il consolidamento di questa loggia (P2)
irregolare avviene nel periodo dell'unità nazionale....Con
quell'organizzazione, insomma, c'era un clima di collaborazione da parte di DC
e PCI, ed in parte anche PSI....Il venerabile mi assicurò di avere relazioni
con il mondo politico, di poter controllare la metà della stampa" -
Avvenire - 18/1/1994 - pag. 9 - art. Pino Ciociola.
[3]Per meglio comprendere:
"L'altra
faccia di Carlo Marx" - Wurbrand - Ed. EUN - Marchirolo (Varese);
"I mostri
della ragione" - Rino Cammilleri - Ed. Ares - Milano
[4]Oggi tale scopo è stato pienamente raggiunto con l'utilizzo di
certi "programmi spazzatura televisivi" ed i giovani, lasciati molte
ore davanti al televisore dai genitori impegnati nel lavoro e quindi non in
grado di selezionare tali programmi, assorbono "catechesi sataniche".
Lo stesso demonio si è vantato di ciò in alcune risposte esorcistiche.
[5]Clubs e massoneria - Sorrenti - Ed. Segno - Udine
[6]Il vero volto dell'immigrazione - Giuli Valli - Ed. Civiltà -
Brescia
[7]Abbandonata anche da quelle associazioni cattoliche che dovrebbero
difenderla. Purtroppo il "fumo di satana è entrato anche nel tempio di
Dio".
[8]Ci si lamenta del suono delle campane, ma non dei rumorosi e
assordanti concerti di musica leggera o delle partite agli stadi.
[9]Si multano, com'è successo a Brescia, le automobili
posteggiate nelle immediate vicinanze della Stazione ferroviaria in
attesa dei malati provenienti da Lourdes e si lascia "indisturbato"
chi posteggia "selvaggiamente" davanti ai cancelli delle
abitazioni in occasione delle partite di calcio.
[10]La faccia nascosta della storia - Piero Mantero - Ed. Segno - Udine
[11]L'eletta del Dragone - Clotilde Bersone - Ed. Segno - Udine
[12]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere
(Padova)
[13]Il risultato di tali divorzi può essere sintetizzato dal seguente
articolo: "..C'è però qualcosa che non si può dividere: la prole. E
proprio di questa, e del suo rapporto con il genitore maschio, si è occupato
uno studio della Società italiana di statistica condotto da Marzio Barbagli e
Chiara Saraceno sentendo 956 coppie di separati con figli minorenni. Si è
scoperto così che in 21 casi su cento i padri non sentono mai o quasi mai i
figli. In 55 casi su cento i figli non dormono mai a casa del padre. I dati
peggiorano con l'abbassamento del livello di istruzione e delle condizioni
economiche. La metà dei padri senza titolo di studio non chiama mai il figlio
neppure per telefono.
Ieri Luigi Monconi
sulla "Stampa" definiva questi dati "sgradevoli":
"Assestano un ulteriore colpo alla cultura laico-progressista e alla sua
concezione della famiglia e delle relazioni tra gli individui". Quella
cultura afferma che la separazione non mette in pericolo la relazione tra
genitori e figli...Concludeva Manconi: "La crisi coniugale, quando non si
ricompone, è, appunto, crisi. E produce crisi: ovvero fatica, dolore, vuoto
affettivo. Maturità (anche laico-progressista) è saperlo". - Avvenire
10/12/1993 - art. Umberto Folena.
[14]Quel che succede nelle scuole, dove "alunni delinquenti"
e/o asociali fanno ciò che vogliono, ne è un chiaro esempio!
[15]Pensiamo a tangentopoli!
[16]La faccia nascosta della storia - Piero Mantero - Ed. Segno - Udine
[17]I genitori devono quindi indicare ai figli, sulla base
dell'insegnamento del magistero della Chiesa, i pericoli nascosti nella
massoneria.
[18]Com'è diversa la prudente accoglienza evangelica interpretata dal
magistero della Chiesa da quanto ci propinano "i falsi maestri". La
Madonna c'insegna ad accogliere Gesù e Lei stessa in famiglia e di crescere
alla luce della Santa Scrittura e dei Sacramenti (La Regina dei profeti -Arrigo
Muscio - Ed. Segno). Certi movimenti, invece, inseriscono nelle famiglie dei
"maestrini" con il compito di aiutarle a crescere. "Non passate
di casa in casa" (Luca 10,7) dice Gesù ai suoi discepoli; ma probabilmente
tali movimenti, come i Testimoni di Geova, ignorano queste parole eterne.
[19]Leggere: "Clubs e massoneria" - Sorrenti - Ed. Segno -
Udine
[20]Certi sacerdoti, purtroppo, permettono a persone in odor di
massoneria di agire con incarichi di rilievo all'interno dei loro gruppi di
preghiera.
[21]Quanto mai attuali queste parole! Anche dall'interno della Chiesa
si tende a conciliare Cristo e Belial! "Molti anticristi sono
apparsi...Sono usciti in mezzo a noi, ma non erano dei nostri.."
- Giovanni Paolo II - Avvenire 2/1/1994 - pag. 3
[22]La catechesi di satana, che dilaga tra i giovani spesso
trascurati da entrambi i genitori per ragioni di lavoro o di altro.
[23]Comprese certe scuole cattoliche! Leggere: "Luce e
tenebre" - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Padova
[24]Quanto siano attuali tali parole possiamo dedurlo dal seguente
articolo: "...Domani si prevedono oltre 200 mila persone alla
manifestazione indetta a Parigi dal partito socialista e da varie
organizzazioni che innalzano la bandiera della laicità, pellegrini perduti nel
passato e nostalgici di Jules Ferry, con una mobilitazione senza precedenti
delle logge massoniche del Grande Oriente di Francia...Tutti insieme per
festeggiare la bocciatura che il Consiglio Costituzionale ha inflitto alla
revisione della legge Falloux sull'insegnamento adottata dal governo Balladur a
dicembre. Si trattava di elevare la possibilità di finanziamento alla scuola
privata oltre il 10% del bilancio del Comune interessato, una decisione tecnica
a fronte della situazione disagiata di molte scuole private che però ha
innescato immediatamente un'aspra battaglia politica..." - Luigi Geninazzi
- Avvenire 15/1/1994 - pag. 1
[25]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere
(Padova)
[26]Ovviamente s'intendono i comitati o le associazioni cattoliche che
diffondono la parola di Dio "integralmente" (Matteo 28,19 seg. -
Galati 1,8 seg.) in piena sintonia con i messaggi mariani; e non
quelli, di nome, che ascoltano e diffondono, purtroppo, le eresie
dei falsi fratelli in Cristo (1 Giovanni 2,18 seg.).
[27]Non è quanto sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi?
[28]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere
(Padova);
La Regina dei
profeti - Arrigo Muscio - Ed. Segno - Udine
[29]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere
(Padova);
La Regina dei
profeti - Arrigo Muscio - Ed. Segno - Udine
[30]Festa dell'Immacolata. Ed è proprio la Madonna che c'insegna come
combattere efficacemente il demonio e le "sue armate": con la
preghiera del Rosario individuale e familiare, con i Sacramenti, con il digiuno
e con la lettura in famiglia della Bibbia. - "Luce e tenebre" -
"La Regina dei profeti" - Arrigo Muscio, opere citate