Libri scritti da Arrigo Muscio |
IL CELIBATO DEI PRETI Lettera aperta alla sig.ra Sung Preg.ma
sig.ra Sung, la
Chiesa deve ringraziarla in quanto nessuno, meglio di lei, ha spezzato una
lancia a favore del celibato dei preti. Quando lei ha affermato, stando a
quanto riportato da alcuni mass media, che Mons. Milingo è prima suo marito
poi vescovo, ha offerto la miglior testimonianza sull'assoluta necessità che
un prete cattolico sia celibe. Gesù
Cristo, capo e fondatore della Chiesa, ha affermato "Vi sono infatti
eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono
stati resi eunuchi dagli uomini, e vi
sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può
capire, capisca" (Mt. 19,12 seg.), invitando quanti lo desiderano a
farsi eunuchi (cioè celibi) per l'esclusività evangelica. Lo Spirito Santo
chiarisce per bocca di S. Paolo ".....Ciascuno ha il proprio dono
da Dio, chi in un modo, chi in un altro. Ai non sposati e alle vedove dico: è
cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in
continenza, si sposino; è meglio
sposarsi che ardere……Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose
del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa
piacere alla moglie, e si trova diviso!" (1 Cor. 7,7) E'
comunque opportuno fare una premessa a chiarimento dell'equivoco in cui
cadono i propugnatori del matrimonio dei sacerdoti. Questo equivoco nasce
dall'errata convinzione che per servire Dio sia necessario essere preti o
suore. Come
numerosi documenti del magistero della Chiesa insegnano (Concilio Vaticano
II, Catechismo della Chiesa Cattolica, "Christifideles laici" di
Giovani Paolo II ecc.) esistono due categorie di sacerdozio: quello
consacrato e quello comune dei fedeli, entrambi a servizio di Dio. Il primo
nell'esclusività evangelica (a totale servizio di Dio e del prossimo) e
richiede per il perfetto esercizio la libera adesione al celibato; il
secondo, invece, riguarda tutti i fedeli che sono chiamati all'edificazione
del Regno di Dio. Conviene rammentare che il sacerdozio consacrato è un
sacramento come lo è il matrimonio cattolico! Quindi, agli occhi di Dio hanno
la medesima importanza ed indispensabilità. Il
maggiorenne Mons. Milingo, in piena coscienza e volontà, decise come tutti i
preti moderni di "farsi eunuco per il Regno dei cieli"; cioè decise
di essere totalmente fedele a Cristo. Diversamente avrebbe potuto servirlo
"laicamente". Nessuno lo obbligò alla scelta del sacerdozio
consacrato (celibe). A questo proposito giova ricordare che i veggenti di
Medjugorje, come tanti profeti biblici, sono (ad eccezione di Vicka)
regolarmente sposati ed adempiono il proprio compito di evangelizzazione
meglio di tanti "eunuchi" per il Regno di Dio. Stando alla loro
testimonianza la Madonna li lasciò liberi di scegliere invitandoli solo a
servire il Signore nella condizione preferita. In
conclusione sig.ra Sung "suo
marito", prima di conoscere lei, decise di "sposare" Cristo e
di essergli sacerdote in eterno. Lei è arrivata dopo, contribuendo a fargli
commettere un "adulterio". Quindi
un prete, ed in particolare un vescovo, non può essere prima
"marito" e poi a servizio di tutti in quanto ha liberamente
effettuato una scelta diversa! Un'ultima
cosa. Quando prega Dio per domandare il ritorno del "marito" si
rammenti il Padre Nostro "….Sia fatta la Tua volontà…" (che prevede
richieste, ma non diktat del tipo "altrimenti muoio") e soprattutto
rammenti quanto insegna lo Spirito Santo "…chiedete e non ottenete
perché chiedete male, per spendere
per i vostri piaceri…." (Gc. 4,3). "Regolette"
evangeliche, valide per tutti ed in tutti i tempi, che è necessario
osservare! |