Libri scritti da Arrigo Muscio |
Importanza del Santo Rosario Durante
un esorcismo il demonio ha parlato dell’importanza del Rosario Si consiglia l’integrale
lettura del documento di “5. Il 16 ottobre 2002 ho
proclamato l'"Anno del Rosario" ed ho invitato tutti i figli della
Chiesa a fare di questa antica preghiera mariana un esercizio semplice e
profondo di contemplazione del volto di Cristo. Recitare il Rosario significa
infatti imparare a guardare Gesù con gli occhi di sua Madre, amare Gesù con
il cuore di sua Madre. Consegno oggi idealmente anche a voi, cari giovani, la
corona del Rosario. Attraverso la preghiera e la meditazione dei misteri,
Maria vi guida con sicurezza verso il suo Figlio! Non vergognatevi di
recitare il Rosario da soli, mentre andate a scuola, all'università o al
lavoro, per strada e sui mezzi di trasporto pubblico; abituatevi a recitarlo
tra voi, nei vostri gruppi, movimenti e associazioni; non esitate a proporne
la recita in casa, ai vostri genitori e ai vostri fratelli, poiché esso
ravviva e rinsalda i legami tra i membri della famiglia. Questa preghiera vi
aiuterà ad essere forti nella fede, costanti nella carità, gioiosi e
perseveranti nella speranza.” MESSAGGIO
DEL SANTO Pregare il Rosario: Anno del Rosario: ottobre
2002 - ottobre 2003 ·
Visita Pastorale al Santuario della
Beata Maria Vergine del S. Rosario di Pompei, 7 Ottobre
2003 ·
Udienza Generale, 16 Ottobre 2002 Documenti dei Sommi Pontefici: ·
Rosarium Virginis
Mariae (16 ottobre 2002): Lettera Apostolica del
Santo Padre Giovanni Paolo II ·
Marialis Cultus (2 Febbraio 1974): Esortazione Apostolica del
Santo Padre Paolo VI ·
Christi Matri (15 settembre 1966): Lettera Enciclica del Santo
Padre Paolo VI ·
Ingruentium Malorum (15 Settembre 1951): Lettera Enciclica del Santo
Padre Pio XII ·
Supremi Apostolatus
Officio (1° Settembre 1883): Lettera Enciclica del Santo
Padre Leone XIII ·
Superiore Anno (30 Agosto 1884): Lettera Enciclica del Santo
Padre Leone XIII ·
Grata Recordatio (26 Settembre 1959): Lettera Enciclica del Santo
Padre Giovanni XXIII Riflessioni sulla Lettera
Apostolica di Giovanni Paolo II "Rosarium
Virginis Mariae" Riteniamo essenziale riportare alcune frasi
bibliche che evidenziano l’importanza della preghiera. Il Santo Rosario, dopo
·
"Chiedete e vi sarà
dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede
riceve, e chi cerca trova ed a chi bussa sarà aperto". (Mt. 7,7) ·
"In verità vi dico
ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque
cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà perché dove sono due o tre
riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro". (Mt. 18,19) ·
"In verità, in
verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve ALCUNE PROMESSE di MARIA SS. ai devoti del Rosario (fatte al domenicano B. Alano de la
Roche) Ø A tutti coloro che reciteranno
il mio Rosario prometto la mia specialissima protezione. Ø Il Rosario sarà un'arma
potentissima contro l'inferno, distruggerà i vizi, dissiperà il peccato e
abbatterà le eresie. Ø Chi si raccomanderà col Rosario
non perirà. Ø Chiunque reciterà devotamente il
S. Rosario, con la meditazione dei Misteri, si convertirà se peccatore,
crescerà in grazia se giusto e sarà fatto degno della vita eterna. Ø Io libero ogni giorno dal
Purgatorio le anime devote del mio Rosario. Ø I veri figlioli del mio Rosario
godranno di una grande gioia in Cielo. Ø Ciò che chiederai col Rosario,
l'otterrai. Ø Coloro che propagano il mio
Rosario saranno da me soccorsi in ogni loro necessità. Ø La devozione del Santo Rosario è
un gran segno di predestinazione. (Il Santo Rosario meditato)- Ed. Parrocchia S.
Antonio a Posillipo-Napoli-pag.3 seg. ·
Maria in persona:
"Premunitevi della corona come di un'arma e fate che nelle vostre case
echeggi come un canto armonioso, canto d'amore, questa formidabile preghiera,
formidabile per potenza, per forza e per grazia. Nessun devoto del mio
Rosario perirà". (Dagli scritti di un Missionario della Consolata). ·
S. Vincenzo Dè Paoli: "Dopo ·
Il Santo Curato d'Ars:
"Una sola "Ave Maria" ben detta fa tremare l'inferno". ·
San ·
San ·
Lucia di Fatima:
"Per il potere che il Padre ha dato, in questi ultimi tempi, al Rosario
non c'è' problema personale, nè familiare, nè nazionale, nè
internazionale, che non si possa risolvere con il Rosario". ·
Satana, costretto nel
nome di Dio dall'esorcista, ha dovuto parlare del Rosario. ·
Ecco perchè,
in un celebre esorcismo, Lucifero, cioè satana in persona, fu costretto ad
affermare: "Dio ha dato a Lei (la Madonna) il potere di scacciarci, e
Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la
preghiera (dopo ·
Il Rosario ci vince
sempre, ed è la sorgente di grazie incredibili per quanti lo recitano intero
(15 misteri). Per questo noi lo avversiamo e lo combattiamo con tutte le
nostre forze, ovunque, ma specialmente nelle Comunità (principalmente la
famiglia, chiesa domestica - Concilio Vaticano II),
la cui forza spezzerebbe ogni nostra resistenza. ·
Molte di esse lo sanno:
non vi è male che possa resistere ad un Rosario intero comunitario
(principalmente familiare - Veggente Viska di
Medjugorje). ·
Lucifero (durante un
altro esorcismo): "È più potente il Rosario (intero e recitato col
cuore) dell'Esorcismo solenne. Il Rosario è più potente del bastone di
Mosè!" ·
"Voglio che veniate
qui il tredici del mese prossimo e che continuate a recitare il Rosario tutti
i giorni in onore della Madonna del Rosario, per ottenere la pace nel mondo e
la fine della guerra, perché soltanto lei vi potrà aiutare" ·
A questo punto fece
alcune richieste che non ricordo bene. Quel che mi ricordo è che la
Madonna disse che bisognava recitare il rosario per ottenere le grazie
durante l'anno". (La Madonna ai bambini di Fatima) ·
"Cari figli! Oggi,
come non mai, vi invito alla preghiera. Che la vostra preghiera sia preghiera
per ·
"...Cari figli, rivestitevi
dell'armatura contro Satana e vincetelo con il Rosario in mano...." (Giovedì 8.8.1985 -
Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje). ·
Il Santo Rosario è
compendio di tutto il vangelo (Pio XII) ·
Il Santo Rosario è
pratica perfetta (Paolo VI) PROMESSE DELLA
VERGINE MARIA A COLORO CHE PORTANO SEMPRE CON SE' 1) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, saranno da me condotti a mio Figlio. 2) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, saranno da me aiutati nelle loro imprese. 3) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, impareranno ad amare la Parola e la Parola li farà liberi. Non
saranno più schiavi. 4) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, ameranno sempre di più mio Figlio. 5) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, avranno una conoscenza più profonda di mio Figlio nella loro vita
quotidiana. 6) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, avranno un desiderio profondo di vestire con decenza per non perdere
la virtù della modestia. 7) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, cresceranno nella virtù della castità. 8) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, avranno una coscienza più profonda dei loro peccati e cercheranno
sinceramente di correggere la propria vita. 9) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, avranno un profondo desiderio di diffondere il messaggio di Fatima. 10) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, sperimenteranno la grazia della mia intercessione. 11) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, avranno pace nella loro vita giornaliera. 12) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, saranno ripieni di un profondo desiderio di recitare il S. Rosario e
meditare i Misteri. 13) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, saranno confortati nei momenti di tristezza. 14) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, riceveranno il potere di prendere decisioni sagge illuminati dallo
Spirito Santo. 15) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, saranno invasi da un profondo desiderio di portare oggetti
benedetti. 16) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, venereranno il mio Cuore immacolato e il Sacro Cuore di mio Figlio. 17) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, non useranno il nome di Dio invano. 18) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, avranno una profonda compassione per Cristo crocifisso e aumenterà
il loro amore per Lui. 19) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, saranno guariti da malattie fisiche, mentali ed emozionali. 20) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo
Rosario, avranno pace nelle proprie famiglie. (Promesse fatte dalla Vergine durante varie
apparizioni) da "Tutti mi chiameranno Beata" di
Padre Dario Betancourt - Ed. S. Michele (tel. 0974-845342 fax 845668), pag.
153 seg. LO STRANO
EPISODIO DI PADRE TARDIF Padre Michele Vassallo ha raccontato il
misterioso episodio che segue, estremamente emblematico del potere del Santo
Rosario in quanto gli è stato"donato
misteriosamente" dal grande taumaturgo ed esponente del Rinnovamento
Carismatico Cattolico mondiale Padre E. Tardif, considerato
dall'Arcivescovo di Santiago (Mons. Flores)"…Uno dei più
grandi uomini della Chiesa Cattolica negli ultimi decenni…". ·
Questo dono del Rosario
costituisce una ulteriore convalida del valore del Santo Rosario: la
preghiera dei miracoli. - Durante la veglia di preghiera accadde un
fatto strano: mi ritrovai a dialogare con Dopo qualche altro minuto di silenzio mi resi
conto di essere un po’ stanco, quindi decisi di
recarmi in cucina per bere un bicchiere d'acqua. Mi ero appena seduto quando
arrivò una delle guardie che vegliava la salma e preoccupato mi disse:
"Padre, dovrei chiederle un favore. Stranamente, nelle mani di Padre
Emiliano, è capitata una corona del rosario. Al collo ne ha già una. Non
capisco chi abbia potuto mettergliene una seconda nelle mani! Dovremmo
toglierla ma non vorrei farlo io. Vorrei che lo facesse lei che è un
sacerdote ed era un suo intimo amico-. Queste parole mi risuonarono come una
risposta di Da "
Poiché si sta diffondendo
sempre più l’abitudine di recitare il Rosario secondo libere interpretazioni
(ad esempio vengono sostituiti i misteri con altri episodi evangelici o
addirittura con accadimenti della vita moderna; oppure viene eliminata una
parte dell’Ave Maria e/o delle altre preghiere per essere sostituite da frasi
bibliche o commenti umani ecc.) conviene rammentare ai “liberi pensatori” le
sempre valide prescrizioni stabilite al riguardo da papa Paolo VI nella sua
enciclica “Marialis
Cultus” Indicazioni per il
"rosario" 42. Vogliamo ora, fratelli
carissimi, soffermarci alquanto sul rinnovamento di quel pio esercizio, che è
stato chiamato " il compendio di tutto quanto il vangelo ": la
corona della beata vergine Maria, il rosario. Ad essa i nostri predecessori hanno
dedicato vigile attenzione e premurosa sollecitudine: ne hanno più volte
raccomandata la recita frequente, favorita la diffusione, illustrata la
natura, riconosciuta l’attitudine a sviluppare una preghiera contemplativa,
che è insieme di lode e di supplica, ricordata la connaturale efficacia nel
promuovere la vita cristiana e l’impegno apostolico. Anche noi, fin dalla
prima udienza generale del nostro pontificato (13 luglio 1963), abbiamo
dimostrato la nostra grande stima per la pia pratica del rosario, e in seguito
ne abbiamo sottolineato il valore in molteplici circostanze, ordinarie
alcune, gravi altre, come quando, in un’ora di angoscia e di insicurezza,
pubblicammo l’epistola enciclica "Christi
matri" (15 settembre 1966), perché fossero rivolte supplici preghiere
alla beata Vergine del rosario, per implorare da Dio il bene supremo della
pace; appello che abbiamo rinnovato nella nostra esortazione apostolica
"Recurrens mensis october" (7 ottobre 1969), nella quale commemoravamo
il quarto centenario della lettera apostolica "Consueverunt
romani pontifices" del nostro predecessore s.
Pio V, che in essa illustrò e, in qualche modo, definì la forma tradizionale
del rosario. 43. Il nostro assiduo
interesse verso il tanto caro rosario della beata vergine Maria ci ha spinto
a seguire molto attentamente i numerosi convegni, dedicati in questi ultimi
anni alla pastorale del rosario nel mondo contemporaneo: convegni promossi da
associazioni e da persone che hanno profondamente a cuore la devozione del
rosario, ed ai quali hanno partecipato vescovi, presbiteri, religiosi e laici
di provata esperienza e di accreditato senso ecclesiale. Tra questi è giusto
ricordare i figli di s. Domenico, per tradizione custodi e propagatori di
così salutare devozione. Ai lavori dei convegni si sono affiancate le
ricerche degli storici, condotte non per definire con intenti quasi
archeologici la forma primitiva del rosario, ma per coglierne l’intuizione
originaria, l’energia primigenia, la essenziale struttura. Da tali convegni e
ricerche sono emerse più nitidamente le caratteristiche fondamentali del
rosario, i suoi elementi essenziali e il loro mutuo rapporto. 44. Così, per esempio, è
apparsa in più valida luce l’indole evangelica del rosario, in quanto dal
vangelo esso trae l’enunciato dei misteri e le principali formule; al vangelo
si ispira per suggerire, movendo dal gioioso saluto dell’angelo e dal religioso
assenso della Vergine, l’atteggiamento con cui il fedele deve recitarlo; e
del vangelo ripropone, nel susseguirsi armonioso delle Ave Maria, un mistero
fondamentale - l’incarnazione del Verbo contemplato nel momento decisivo
dell’annuncio fatto a Maria. Preghiera evangelica è, dunque, il rosario, come
oggi forse più che nel passato amano definirlo i pastori e gli studiosi. 45. È stato, altresì,
compreso più facilmente come l’ordinato e graduale svolgimento del rosario
rifletta il modo stesso con cui il Verbo di Dio, inserendosi per
misericordiosa determinazione nella vicenda umana, ha operato la redenzione:
di essa il rosario considera, infatti, in ordinata successione i principali
eventi salvifici che si sono compiuti in Cristo: dalla concezione verginale e
dai misteri dell’infanzia fino ai momenti culminanti della pasqua - la beata
passione e la gloriosa risurrezione - ed agli effetti che essa ebbe sia sulla
chiesa nascente nel giorno di pentecoste, sia sulla vergine Maria nel giorno
in cui, dopo l’esilio terreno, ella fu assunta in corpo e anima alla patria
celeste. Ed è stato ancora osservato come la triplice partizione dei misteri
del rosario non solo aderisca strettamente all’ordine cronologico dei fatti,
ma soprattutto rifletta lo schema del primitivo annuncio della fede e
riproponga il mistero di Cristo nel modo stesso in cui è visto da s. Paolo
nel celebre inno della lettera ai Filippesi: umiliazione, morte, esaltazione ( Fil 2,6-11). 46. Preghiera evangelica,
incentrata nel mistero dell’incarnazione redentrice, il rosario è, dunque,
preghiera di orientamento nettamente cristologico. Infatti, il suo elemento
caratteristico - la ripetizione litanica del " Rallegrati, Maria " -
diviene anch’esso lode incessante a Cristo, termine ultimo dell’annuncio
dell’angelo e del saluto della madre del Battista: " benedetto il frutto
del tuo seno " (Lc 1,42). Diremo di più: la ripetizione dell’Ave, Maria
costituisce l’ordito, sul quale si sviluppa la contemplazione dei misteri: il
Gesù che ogni Ave, Maria richiama, è quello stesso che la successione dei
misteri ci propone, di volta in volta, Figlio di Dio e della Vergine, nato in
una grotta di Betlemme; presentato dalla madre al tempio; giovinetto pieno di
zelo per le cose del Padre suo; Redentore agonizzante nell’orto; flagellato e
coronato di spine; carico della croce e morente sul Calvario; risorto da
morte e asceso alla gloria del Padre, per effondere il dono dello Spirito. È
noto che, appunto per favorire la contemplazione e far corrispondere la mente
alla voce, si usava un tempo - e la consuetudine si è conservata in varie
regioni - aggiungere al nome di Gesù, in ogni "Ave Maria", una
clausola che richiamasse il mistero enunciato. 47. Si è pure sentita con
maggiore urgenza la necessità di ribadire, accanto al valore dell’elemento
della lode e dell’implorazione, l’importanza di un altro elemento essenziale
del rosario: 48. Dalla riflessione
contemporanea sono stati, infine, compresi con maggior precisione i rapporti
intercorrenti tra liturgia e rosario. Da una parte, è stato sottolineato come
il rosario sia quasi un virgulto germogliato sul tronco secolare della liturgia
cristiana, per il quale gli umili venivano associati al cantico di lode ed
alla universale intercessione della chiesa; dall’altra, è stato osservato che
ciò è avvenuto in un’epoca - il declino del medioevo -, in cui lo spirito
liturgico era in decadenza e si verificava un certo allontanamento dei fedeli
dalla liturgia in favore di una devozione sensibile verso l’umanità di Cristo
e verso 49. La corona della beata
vergine Maria, secondo la tradizione accolta dal nostro predecessore s. Pio V
e da lui autorevolmente proposta, consta di vari elementi, organicamente
disposti: a) la contemplazione in comunione con Maria di una serie di misteri
della salvezza, sapientemente distribuiti in tre cicli, che esprimono il
gaudio dei tempi messianici, il dolore salvifico di Cristo, la gloria del
Risorto che inonda la chiesa; contemplazione che, per sua natura, conduce a
pratica riflessione e suscita stimolanti norme di vita; b) l’orazione del
Signore, o Padre nostro, che per il suo immenso valore è alla base della
preghiera cristiana e la nobilita nelle sue varie espressioni. c) la successione litanica
dell’Ave, Maria, che risulta composta dal saluto dell’angelo alla Vergine
(cf. Lc 1,25) e dal benedicente ossequio di Elisabetta (cf. Lc 1,42), a cui
segue la supplica ecclesiale "Sante Maria". La serie continuata delle
"Ave, Maria" è caratteristica peculiare del rosario, e il loro
numero, nella forma tipica e plenaria di centocinquanta, presenta una certa
analogia con il salterio ed è un dato risalente all’origine stessa del pio
esercizio. Ma tale numero, secondo una comprovata consuetudine, diviso in
decadi annesse ai singoli misteri, si distribuisce nei tre cicli anzidetti,
dando luogo alla corona di cinquanta Ave, Maria, la quale è entrata nell’uso
come misura normale del medesimo esercizio e, come tale, è stata adottata
dalla pietà popolare e sancita dai sommi pontefici, che la arricchirono anche
di numerose indulgenze; d) 50. Questi sono gli elementi
del santo rosario. Ognuno di essi ha la sua indole propria che, saggiamente
compresa e valutata, deve riflettersi nella recita, perché il 52. Vogliamo ora, in
continuità di intendimenti con i nostri predecessori, raccomandare vivamente
la recita del rosario in famiglia. Il concilio Vaticano
II ha messo in luce come la famiglia, cellula prima e vitale della società,
"grazie all’amore scambievole dei suoi membri e alla preghiera a Dio
elevata in comune, si riveli come il santuario domestico della chiesa".
La famiglia cristiana, quindi, si presenta come una chiesa domestica, se i
suoi membri, ciascuno nell’ambito e nei compiti che gli sono propri, tutti
insieme promuovono la giustizia, praticano le opere di misericordia, si
dedicano al servizio dei fratelli, prendono parte all’apostolato della più
vasta comunità locale e si inseriscono nel suo culto liturgico; ed ancora, se
innalzano in comune supplici preghiere a Dio: ché, se non ci fosse questo
elemento, le verrebbe a mancare il carattere stesso di famiglia cristiana.
Perciò, al recupero della nozione teologica della famiglia come chiesa
domestica, deve coerentemente seguire un concreto sforzo per instaurare nella
vita familiare la preghiera in comune. 53. Conformemente alle
direttive conciliari, i principi e norme per la liturgia delle ore
giustamente annoverano il nucleo familiare tra i gruppi, a cui si addice la
celebrazione in comune dell’ufficio divino: " È cosa lodevole (...) che
la famiglia, santuario domestico della chiesa, oltre alle comuni preghiere
celebri anche, secondo l’opportunità, qualche parte della liturgia delle ore,
inserendosi così più intimamente nella chiesa ". Nulla deve essere
lasciato intentato, perché questa chiara e pratica indicazione trovi nelle
famiglie cristiane crescente e gioiosa applicazione. 54. Ma, dopo la celebrazione
della liturgia delle ore - culmine a cui può giungere la preghiera domestica
-, non v’è dubbio che la corona della beata vergine Maria sia da ritenere
come una delle più eccellenti ed efficaci " preghiere in comune ",
che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare
e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di
preghiera, il rosario ne sia espressione frequente e gradita. Siamo ben
consapevoli che le mutate condizioni della vita degli uomini non favoriscono,
ai nostri giorni, la possibilità di riunione tra familiari e che, anche
quando ciò avviene, non poche circostanze rendono difficile trasformare
l’incontro della famiglia in occasione di preghiera. È cosa difficile, senza
dubbio. Ma è pur caratteristico dell’agire cristiano non arrendersi ai
condizionamenti ambientali, ma superarli; non soccombere, ma elevarsi.
Perciò, le famiglie che vogliono vivere in pienezza la vocazione e la
spiritualità propria della famiglia cristiana, devono dispiegare ogni energia
per eliminare tutto ciò che ostacola gli incontri in famiglia e le preghiere
in comune. 55. Concludendo queste
osservazioni, testimonianza della sollecitudine e della stima di questa sede
apostolica per il rosario mariano, vogliamo raccomandare, tuttavia, che nel
diffondere così salutare devozione non ne vengano alterate le proporzioni, né
essa sia presentata con inopportuno esclusivismo; il rosario è preghiera
eccellente, nei riguardi della quale però il fedele deve sentirsi serenamente
libero, sollecitato a recitarlo, in composta tranquillità, dalla sua
intrinseca bellezza. |