Libri scritti da Arrigo Muscio |
LA DEPRESSIONE
Salmi - cap. 13 [3]Fino a quando nell'anima mia proverò affanni, tristezza nel cuore ogni momento? Fino a quando su di me trionferà il nemico? Salmi - cap. 38 [7]Sono curvo e accasciato, triste mi aggiro tutto il giorno. Salmi - cap. 42 [6]Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. Salmi - cap. 42 [10]Dirò a Dio, mia difesa: <<Perché mi hai dimenticato? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?>>. Salmi - cap. 42 [12]Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. Salmi - cap. 43 [2]Tu sei il Dio della mia difesa; perché mi respingi, perché triste me ne vado, oppresso dal nemico? Salmi - cap. 43 [5]Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. Salmi - cap. 49 [6]Perché temere nei giorni tristi, quando mi circonda la malizia dei perversi? Salmi - cap. 116 [3]Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi. Mi opprimevano tristezza e angoscia Salmi - cap. 119 [28]Io piango nella tristezza; sollevami secondo la tua promessa. Siracide - cap. 30 [21]Non abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri. Isaia - cap. 35 [10]Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto. Geremia - cap. 17 [8]Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti. In Italia spesi oltre 1.700 miliardi Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in Italia
vivono undici milioni di depressi e di questi soltanto la metà si cura come
dovrebbe. Una cifra enorme ed in costante, preoccupante aumento. Dai dati,
distribuiti ad un convegno organizzato dal colosso farmaceutico SmithKline, è
emerso che nel 1998 sono stati spesi oltre 1700 miliardi per acquistare
psicofarmaci e poco più di 600 per gli psicoanalettici (Prozac). Non solo. E'
stato valutato che questo disturbo costa alla collettività due milioni al
giorno. In poche parole, siamo all'allarme-depressione. "Ricordatevi che vivere è missione, è dovere,
è dolore! Ognuno di noi deve avere il suo posto di combattimento...
Ricordatevi che non solo del corpo vi dovete occupare, ma delle anime gementi,
che ricorrono a voi. Quanti dolori voi lenirete più facilmente con il
consiglio, e scendendo allo spirito, anziché con le fredde prescrizioni da
inviare al farmacista! Siate in gaudio, perché molta sarà la vostra mercede;
ma dovrete dare esempio a chi vi circonda della vostra elevazione a
Dio". E' un male caratteristico di tutte le epoche ed è chiamato il "male oscuro" in quanto la sua genesi non è ben delineabile. Quando colpisce abbatte lo spirito provocando pensieri di disperazione e di morte. Molte sono le persone che soffrono di questo "mal di vivere". Cerchiamo alla luce della Parola di Dio di capire come nasce questo male. In numerosi salmi leggiamo le invocazioni a Dio affinchè liberi il salmista (simbolo di tutti noi) quando la tristezza oppressiva ci colpisce. Dall'esame delle parole ispirate comprendiamo che tale stato d'animo viene spesso provocato dagli empi (cioè dai demoni e dai loro figli spirituali) in svariati modi: con la persecuzione, la derisione, l'ingiustizia, l'indifferenza, la violenza ecc. Ma lo Spirito Santo ci insegna a rivolgerci a Dio per essere sollevati da tale stato di prostrazione. La depressione diventa quindi un male permanente soltanto per quanti non si affidano a Dio come Padre amorevole e provvidenziale. L'insegnamento eterno di Gesù, sintetizzato nella splendida preghiera del Padre Nostro, riconferma il valore delle invocazioni salmistiche per essere liberati dal maligno e da ogni male (quindi anche dal "male oscuro"). La stessa predicazione evangelica costituisce il rimedio principe per la depressione. Infatti, la fiducia in Dio e l'abbandono alla sua provvidenza che traspaiono dalle pagine evangeliche sono inversamente proporzionali alla depressione che trova alimento nella sfiducia totale. Non possiamo ignorare che il depresso per eccellenza è proprio il diavolo, il quale ha perso definitivamente il Paradiso: cioè la felicità più sublime. Di conseguenza cerca in tutti i modi di instillarla negli uomini, sfruttando le svariate occasioni dolorose della vita, per creare un perenne stato di disperazione e/o di sfiducia, foriero, spesso, di azioni contro la vita di se stessi e del prossimo. Gli innumerevoli episodi di cronaca nera con oggetto persone depresse possono essere compresi solo in via soprannaturale alla luce dell'insegnamento di Cristo che ci mette in guardia contro "l'omicida fin dall'inizio" (Gv. 8,44); colui che "…ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna" (Mt. 10,28). In quest'epoca ateizzata in cui Dio è stato abbandonato per far posto agli idoli le persone non riescono a trovare sbocchi risolutivi ai tunnel spirituali e fisici in cui spesso vengono inseriti dalle circostanze della vita. La sola medicina, senza l'aiuto della preghiera, in molti
casi non riesce ad offrire dei rimedi risolutivi. L’esempio del grande medico
San Giuseppe Moscati http://www.gesuiti.it/moscati/
è assai illuminante al riguardo. Se
poi certe malattie sono provocate dal demonio mediante infestazioni personali
(senza cioè che vi sia una possessione diabolica vera e propria) o
ispirazioni di condotte di vita in contrasto con la Parola di Dio, solo la conversione può offrire la radicale guarigione,
non solo dalle specifiche malattie, ma da tutti i mali. Dalla conversione
derivano i rimedi soprannaturali per affrontare ogni circostanza della vita.
Infatti, chi non è convertito non si preoccupa di pregare Dio per domandargli
tutte le grazie spirituali e fisiche necessarie "Chiedete e vi sarà
dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede
riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio
che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una
serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri
figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli
che gliele domandano!" (Mt. 7,7) - "Figlio, non avvilirti nella
malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà" (Sir. 38,9) |