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   Libri scritti da Arrigo Muscio  | 
  
   Evangelium sanationis et liberationis [15] Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e
  predicate il vangelo ad ogni creatura.  [1] Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e
  autorità su tutti i demòni e di curare le malattie.  Lc. 9,1 seg. [1] Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo
  seguiva.  [7] E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è
  vicino.  Il Vangelo presenta diverse angolazioni in base alle quali è possibile scoprire ed evidenziare i vari aspetti dell’Onnipotenza e della Misericordia di Dio. Giovanni Paolo II ha giustamente messo in risalto ad esempio, con un’apposita enciclica, il Vangelo della vita http://www.vatican.va/edocs/ITA1217/_INDEX.HTM per contrapporlo alla politica della morte attuata da satana e dai suoi figli spirituali. Numerose predicazioni sottolineano instancabilmente la carità (soprattutto se intesa come elargizioni di denaro!) nella sua multiforme concretezza fisica ecc. Ciò che invece manca o meglio viene assai minimizzato è il Vangelo delle guarigioni e delle liberazioni. Questo stupendo aspetto della predicazione-azione di Gesù Cristo, raccomandato dal divin Maestro, invece pare scomparso dalla moderne predicazioni e dalle teologia à la page. Indottrinati dalle teorie del mondo, grazie anche alla fattiva e capillare collaborazione di diversi mass media http://www.genitoricattolici.org/massmedia.html , numerosi cristiani moderni hanno trascurato l’invito del Signore a pregare per la guarigione degli ammalati e per la loro liberazione dagli influssi demoniaci. Nonostante l’esempio dei santi, le preghiere dei sacerdoti carismatici, i prodigi che accompagnano le apparizioni mariane e gli episodi portati alla luce in occasione della morte di Giovanni Paolo II, che aveva conservato l’evangelica prassi di pregare anche per gli ammalati http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/04_Aprile/15/cotroneo.shtml , difficilmente viene predicato il Vangelo delle guarigioni e delle liberazioni. Come mai si chiedono molti? Per diverse ragioni a mio parere: a) la martellante catechesi laicista, figlia dell’eresia ateo-comunista, ha progressivamente impoverito l’incomparabile figura di Gesù Cristo, spogliandola degli aspetti soprannaturali. Di conseguenza si crede, anche in ambito cattolico, a Gesù uomo ma non a Gesù vero Dio e vero Uomo. b) L’Evangelium sanationis et liberationis differenzia la predicazione cristiana da tutte le altre opere filantropiche o sociali e ne evidenzia i legami soprannaturali. c) Il Vangelo della liberazione poi pone in luce l’attività di satana, infastidendo certi uomini di potere che gli devono onori e prebende http://www.genitoricattolici.org/patto%20diabolico.html . d) Non è appariscente come la carità supportata da movimenti in denaro. e) Molti cosiddetti cristiani non credono al Gesù del Vangelo, ma a quello propagato da finti cristiani. Qual è il rimedio a tale andazzo? Ce lo suggerisce la Madonna da Medjugorje mediante i suoi messaggi di Madre che spesso piange per i peccati dei suoi figli, tra i quali vanno annoverati anche i sacerdoti pedofili. Costoro anziché imporre le mani per le guarigioni e le liberazioni preferiscono utilizzarle in maniera scandalosa come dimostrato dalla seguente e-mail inviatami dall’Associazione Prometeo http://www.associazioneprometeo.org contente il seguente articolo del Corriere della Sera http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/11_Novembre/21/preti.shtml BRASILE: SCANDALO CHIESA E PEDOFILIA ROMA - «Il prete fa con me come un uomo fa
  con una donna. Mi toglie i vestiti, alza la tonaca, mi prende sulle sue
  ginocchia, mi dice di stare tranquillo...». È un bambino di dieci anni che
  parla. E rivela alla nonna quello che non aveva avuto il coraggio di dire
  alla madre per paura di «prendere schiaffi». O di «essere arrestato», come
  padre Edson Alves dos Santos, sacerdote brasiliano di 64 anni, gli aveva
  detto, dopo averlo violentato, che sarebbe accaduto se non avesse mantenuto
  il segreto. È solo una delle agghiaccianti denunce di atti di pedofilia
  compiuti da sacerdoti in Brasile e giunte drammaticamente all’attenzione del
  Vaticano. A una settimana dal caso clamoroso dell’arresto di padre Felix
  Barbosa Carreiro, un prete sorpreso in un’orgia di sesso e droga con 4
  adolescenti adescati su Internet, il settimanale Istoè (Così è) ieri ha
  rivelato che il Papa, Benedetto XVI, ha inviato ai primi di settembre una
  commissione in Brasile per indagare sulle denunce di abusi sessuali compiute
  ai danni soprattutto di bambini poveri. In almeno due casi a testimoniare la
  veridicità dei racconti delle vittime sono gli stessi violentatori che hanno
  riportato le loro esperienze su un diario. Padre Tarcisio Tadeu Spricigo ha
  persino compilato le dieci regole per restare impuniti.  L’INCHIESTA - L’azione determinata di Benedetto
  XVI, prima di diventare pontefice a capo della congregazione per la dottrina
  delle fede e quindi responsabile delle indagini sui casi di abusi sessuali
  nella Chiesa, ha già portato alcuni risultati. Il periodico anticipa la relazione
  che gli inviati del Papa si apprestano a portare in Vaticano. Il quadro è
  allarmante. E descrive scenari purtroppo simili a quelli già accertati negli
  Stati Uniti, ma che stanno emergendo anche in inchieste delle chiese locali
  di altri Paesi come l’Inghilterra, la Francia, la Croazia e l’Irlanda. Un
  fenomeno che il Vaticano tenta di prevenire. Per il 29 novembre è atteso un
  documento che fornirà le linee guida ai seminari. Tra le indiscrezioni,
  l’esclusione dei ragazzi con tendenze omosessuali. Tuttavia le complicità di
  cui i sacerdoti responsabili di abusi a volte godono fa sì che, come nel caso
  di padre Tarcisio Tadeu Spricigo, in carcere per aver violentato un bimbo di
  5 anni, tornino ad abusare di altri piccoli prima di essere arrestati. In Brasile
  oltre ai 10 sacerdoti in cella, ce ne sono 40 latitanti.  I NUMERI - Secondo Istoè, nell’inchiesta vaticana
  si parla di circa 1.700 preti, il 10 per cento del totale, coinvolti in casi
  di cattiva condotta sessuale: incluse le violenze su bambini e donne. Si dice
  che il 50% dei preti non mantiene il voto di castità. E che negli ultimi tre
  anni sono stati più di 200 i preti mandati in cliniche psicologiche della
  Chiesa per essere rieducati.  IL DIARIO - Agli atti del processo contro padre
  Tarcisio c’è un vero e proprio manuale del prete pedofilo e appunti sulle sue
  emozioni e le regole per restare impunito. Una fra tutte: «Mai avere una
  relazione con bambini ricchi». Scrive il prete: «Mi preparo per la caccia, mi
  guardo intorno con tranquillità perché ho i ragazzini che voglio senza
  problemi di carenze, perché sono il giovane più sicuro al mondo». «Piovono
  ragazzini sicuri affidabili e che sono sensuali e che custodiscono totale
  segreto, che sentono la mancanza del padre e vivono solo con la mamma, loro sono
  dappertutto. Basta solo uno sguardo clinico, agire con regole sicure». «Per
  questo sono sicuro e ho  IL VIDEO - Padre Alfieri Edoardo Bompani, 45
  anni, nella casa della campagna di San Paulo dove portava i bambini di
  strada, raccolti con la scusa di liberarli dalle droghe, registrava in un
  video le violenze praticate su vittime tra i 6 e i 10 anni. La polizia ha
  trovato anche appunti per racconti erotici che il prete stava scrivendo
  riportando esperienze personali. E un diario: il quinto, secondo la nota in
  copertina. «Da due giorni non mi faccio nessuno..., ieri mi sono masturbato
  due volte, una di queste con V (6 anni)». Il racconto del prete va avanti con
  espressioni di cruda violenza che non riteniamo di dover riportare.  IL VERBALE - Nelle carte della polizia di San
  Paulo c’è la storia di V.R.D, la vittima di Padre Edson Alves. Il giorno di
  Pasqua dell’anno scorso il bambino è stato ammesso a fare il chierichetto.
  Stavano per iniziare cinque mesi di violenze. «Circa tre settimane dopo che
  lui (il bambino ndr ) aveva dormito lì, il denunciato (il prete ndr )lo ha
  baciato in bocca.. e gli ha detto che un ragazzino di Santa Caterina glielo
  dava e lui regalava al bambino tutto quello che voleva».  Virginia Piccolillo - 21 novembre 2005
  – Corriere della Sera.  |