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IL FILM "L'ESORCISTA"

 

La riproposizione del celebre film "L'esorcista", che si rifà ad un caso di vera possessione "curato" dai gesuiti, fu un successo a suo tempo e anche oggi, nella versione leggermente ampliata, sta riscontrando un  notevole consenso di pubblico al punto che molti giovani fanno la fila per poterlo vedere. Il film in oggetto richiede però qualche spunto di riflessione.

Molto interessante è la vicenda con i suoi corollari, soprattutto a ridosso della celebre affermazione di Paolo VI nel 1972 sull'esistenza del demonio che scatenò un putiferio ed una derisione generale. L'incredulità dei medici e dello stesso giovane sacerdote, che inizialmente rifiutava l'idea della possessione a tal punto da spiegarla con moderne teorie scientifiche, è assai emblematica di una situazione che anche oggi, nonostante le testimonianze di esorcisti, di persone possedute, di uomini di scienza e nonostante gli stessi esorcismi compiuti dal Giovanni Paolo II, tende a rifiutare gli insegnamenti evangelici riguardo all'esistenza dei posseduti e delle malattie provocate dai demoni.

Se da un lato il film può essere utile per scuotere le coscienze, dall'altro lato richiede la puntualizzazione, in riposta anche ad alcune domande pervenutemi, di vari aspetti che potrebbero ingenerare nello spettatore, soprattutto se giovane, un'errata convinzione sul potere del diavolo che pare quasi invincibile.

La situazione descritta nel film presenta una famiglia atea alle prese con un inspiegabile caso da un punto di vista medico che, addirittura, esce dai contorni della stessa medicina. Come la madre della protagonista fa giustamente osservare agli illustri clinici, la figlia assume comportamenti che non hanno spiegazione logica (es. il letto che si solleva, la stessa figlia che viene fatta rimbalzare più volte sul letto ed assume una doppia personalità, la forza erculea, la trasformazione del viso, il linguaggio osceno, l'avversione al sacro, ecc.). Solo però in presenza del sacerdote esorcista che utilizza il rituale specifico il demonio manifesta con evidenza la sua personalità diabolica, reagendo in modo proporzionale e teologico alle varie preghiere previste dal rituale ed agli accenni biblici in esse contenuti.

Diversamente da quanto molti pensano, in certi casi di possessione il diavolo può in effetti assumere le sembianze terribili della giovane protagonista (gli occhi, le smorfie, la lingua aguzza, la trasformazione fisica). Ad esempio nel mio libro "Storie d'esorcismi- la fossa del leone" ho riportato una precisa testimonianza al riguardo. Tuttavia nella realtà tali atteggiamenti si verificano esclusivamente durante gli esorcismi e non costantemente, come raccontato nel film. La forza strafottente del demonio, secondo le modalità descritte nella vicenda filmica, si verifica quando non vengono recitate le preghiere di protezione (in particolare il Santo Rosario), come raccomandato dal Rituale Esorcistico e dall'esperienza stessa di consumati esorcisti.

A mio parere era comunque necessario sottolineare il pericolo dell'azione negromantica che la ragazzina effettua in buona fede con "capitan Gajo" (cioè il diavolo), preludio agli interventi di una possessione vera e propria.

Non è poi vero, come si evince dal film, che ai posseduti viene impedito di poter pregare per la propria liberazione. Il demonio non può nella realtà vietare l'esercizio del libero arbitrio. Può cercare di influenzarlo, ma non di impedirlo! Al di fuori delle fasi esorcistiche in cui, in risposta alle preghiere del sacerdote, si manifesta direttamente il demonio, la giovane protagonista poteva rivolgersi al Signore e alla Madonna per essere liberata dagli "ospiti indesiderati". La stessa madre, opportunamente istruita dai sacerdoti, avrebbe potuto collaborare mediante la preghiera insistente (anzichè nominare più volte il nome di Dio invano), per la liberazione della figlia.

Infine, non era necessario che il giovane sacerdote chiedesse al diavolo di impossessarsi di lui per salvare la ragazzina. Gesù ha infatti concesso il potere ai suoi discepoli (Mc. 16,16 seg.) di scacciare con Autorità i demoni che devono stare sottomessi "I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: - Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome -. Egli disse: "Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli" (Lc. 10,17 seg.). Ovviamente la liberazione dei posseduti è vincolata, nei paesi in cui il cristianesimo esiste da secoli, all'impegno in preghiera e conversione da parte degli interessati e dei loro familiari "Se il mio popolo mi ascoltasse, se Israele camminasse per le mie vie! Subito piegherei i suoi nemici e contro i suoi avversari porterei la mia mano. I nemici del Signore gli sarebbero sottomessi e la loro sorte sarebbe segnata per sempre; li nutrirei con fiore di frumento, li sazierei con miele di roccia" (Sal. 81,14 seg.).

Il film "L'esorcista" rimane comunque, pur con le necessarie puntualizzazioni, un serio tentativo di trattare la possessione diabolica secondo gli insegnamenti della Sacra Scrittura. Naturalmente il diavolo non agisce solo durante le possessioni, ma opera ancor più, come regista occulto, in molte manifestazioni della vita sociale (di questo aspetto mi sono occupato nel libro "Luce e tenebre").  Per una migliore comprensione dell'argomento invito, quanti interessati, alla lettura del libro "Trattato di demonologia" consultabile gratuitamente sul sito dell'associazione.