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Halloween e la festa dei santi

 

"Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: - Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai".

(Mt. 4,8 seg.)

 

Tra i vari attacchi che la religione cristiana sta subendo vi è anche la festa di Halloween che coincide con le nostre celebrazioni dei Santi. Importata dagli Stati Uniti assieme a molti film e spettacoli degradanti, sta dilagando anche nel nostro Bel Paese in cui vive il Vicario di Cristo. Definita dal professor Sergio Angeletti, dell'Accademia delle scienze di New York ("Il Giornale" 31-10-99 pag. 44) come "una festa di tutta l'umanità e di qualsiasi religione, durante la quale, almeno per una volta all'anno, si commemorano i defunti diseredati, cioè quelli che non hanno più discendenti che si ricordino di loro", sta penetrando persino in certe parrocchie ormai paganizzate. In sostanza questa festa delle streghe (così infatti è conosciuta oltreoceano) si avvale di un cerimoniale (vestiario ed atteggiamenti) di goliardica festa pagana con sembianze da horror ed atmosfera, in certi locali alla moda milanesi, da "follie sexy per celebrare le streghe" ("Il Giornale" 31-10-99 pag. 44). Durante questa festa però, specialmente negli Stati Uniti, accadono violenze ed omicidi (grazie a Dio è stato preventivamente sventato un massacro in una scuola americana che doveva avvenire in occasione della festa di Halloween), ma di questo nel nostro Bel Paese è meglio non parlarne; guasterebbe la festa!

Mentre le celebrazioni religiose cristiane dei defunti e dei santi che vengono celebrate in giorni vicini hanno lo scopo di farci meditare sulla permanenza temporanea in questo mondo e di riavvicinarci alla comunione con i defunti (anche quelli dimenticati!) con lo scopo di pregare per alleviare la loro permanenza e sofferenza nel Purgatorio e di  venerare i santi (per noi esempio di come deve essere vissuto il Vangelo), Halloween, al contrario,  è estranea a questo contesto di preghiera (nessun aderente si sogna di recitare il Rosario per i defunti o di andare a Messa per i medesimi, durante tale festa) ed inserisce i partecipanti in una atmosfera pagana che in certi locali acquista contorni sexy.  Non solo, ma in tale atmosfera precristiana o anticristiana molti prendono "dimestichezza" con l'horror e le streghe in modo da non più temere tali prodotti infernali.

Non è quindi difficile scoprire, per chi è veramente cristiano, il vero regista di tale festa alternativa alle celebrazioni cristiane dei santi e dei defunti. Si tratta di quel personaggio che non ha più discendenza che lo ricordi "Gli inferi di sotto si agitano per te, per venirti incontro al tuo arrivo; per te essi svegliano le ombre, tutti i dominatori della terra, e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni. Tutti prendono la parola per dirti: Anche tu sei stato abbattuto come noi, sei diventato uguale a noi. Negli inferi è precipitato il tuo fasto, la musica delle tue arpe; sotto di te v'è uno strato di marciume, tua coltre sono i vermi. Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli? Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo. E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso! Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente. E` questo l'individuo che sconvolgeva la terra, che faceva tremare i regni, che riduceva il mondo a un deserto, che ne distruggeva le città, che non apriva ai suoi prigionieri la prigione? Tutti i re dei popoli, tutti riposano con onore, ognuno nella sua tomba. Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro, come un virgulto spregevole; sei circondato da uccisi trafitti da spada, come una carogna calpestata. A coloro che sono scesi in una tomba di pietre tu non sarai unito nella sepoltura, perché hai rovinato il tuo paese, hai assassinato il tuo popolo; non sarà più nominata la discendenza dell'iniquo…" (Is. 14,9 seg.)