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La catechesi di satana durante un recente caso di esorcismo

L’INTERROGATORIO DEL DIAVOLO

 

 

Molte persone mi hanno scritto chiedendomi lumi riguardo alla legittimità delle domande che vengono poste al diavolo durante gli esorcismi.  E’ necessario premettere che ogni domanda è moralmente lecita soltanto se è tesa ad ottenere delle risposte di conferma su argomenti di fede oppure per ricevere lumi per il bene dell’anima sottoposta ad esorcismo oppure per le anime in generale. Domande di pura curiosità del tipo “chi vincerà le elezioni”, oppure estranee ad un contesto teologico o curativo-liberatorio sono evidentemente da bandire.

Il demonio è costretto da Dio, in molti casi, a rispondere in maniera veritiera contro il suo interesse per il bene dell'anima posseduta, per il discernimento del sacerdote esorcista e per il bene delle anime in generale. Nella Scrittura  troviamo i seguenti punti nei quali il demonio riconosce la divinità e l'autorità di Cristo e risponde alle sue domande:

 

[5]Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.

[6]Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi,

[7]e urlando a gran voce disse: <<Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!>>.

[8]Gli diceva infatti: <<Esci, spirito immondo, da quest'uomo!>>.

[9]E gli domandò: <<Come ti chiami?>>. <<Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti>>.

[10]E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.

[11]Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.

[12]E gli spiriti lo scongiurarono: <<Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi>>.

[13]Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare. (Mc. 5,5)

 

[23]Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare:

[24]<<Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio>> (Mc. 1,23)

 

Negli atti degli apostoli troviamo il seguente passo in cui lo spirito immondo riconosce l'apostolato di Paolo:

 

[16]Mentre andavamo alla preghiera, venne verso di noi una giovane schiava, che aveva uno spirito di divinazione e procurava molto guadagno ai suoi padroni facendo l'indovina.

[17]Essa seguiva Paolo e noi gridando: <<Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza>>.

[18]Questo fece per molti giorni finché Paolo, mal sopportando la cosa, si volse e disse allo spirito: <<In nome di Gesù Cristo ti ordino di partire da lei>>. E lo spirito partì all'istante (at. 16,16).

 

Questi passi biblici ci insegnano che il diavolo, contro il suo interesse:

1)      ha riconosciuto la divinità di Cristo anche se gli uomini la negavano;

2)      ha avvalorato, con l’obbedienza, la suprema autorità di Cristo;

3)      Gesù-esorcista ha interrogato il demonio e “dialogato” con lui (un dialogo in cui Gesù comanda e il diavolo deve obbedire!).

 

Dalla meditazione dei brani biblici indicati impariamo che:

1)      durante gli esorcismi è possibile porre al demonio domande teologicamente utili;

2)      il diavolo è costretto da Dio e dalla Madre della verità ad affermare verità di fede.

 

Certamente vi sono delle persone (compresi anche dei sacerdoti) che storcono il naso quando si afferma la liceità delle domande in oggetto.

Tale atteggiamento può rientrare nella seguente casistica:

1)      ignoranza della Sacra Scrittura e dello svolgimento degli esorcismi;

2)      allergia nei confronti di risposte scomode del tipo “Miei sono cardinali, vescovi, preti ed anche suore!”;

3)      militanza in sette diaboliche.

 

E’ necessario, inoltre, tener presente che esistono due modalità d’esorcismo:

1)      quello soft che si riduce ad una semplice benedizione o ad un semplice invito al diavolo d’andarsene;

2)      quelle vero e proprio.

 

E’ altresì indispensabile effettuare il doveroso discernimento tra i sacerdoti esorcisti che obiettano mille scuse per non effettuare l’esorcismo, gli esorcisti veri e propri e quelli che militano nel campo avverso.

Come del resto è necessario effettuare sempre una comparazione tra le risposte del demonio e la Sacra Scrittura. Tutto quanto contrasta con la parola di Dio dev’essere eliminato. Il Signore può, in certi casi, permettere al demonio qualche risposta falsa, anche se sotto interrogatorio esorcistico, per saggiare la fede dell’esorcistica e di quanti lo aiutano nella prioritaria Parola di Dio.

Ricordo che in diversi esorcismi in cui ero presente il diavolo fece a volte delle affermazioni contrastanti, ma incalzato con sicurezza dall’esorcista che gli citava la Sacra Scrittura, confermò poi quanto asserito dalla divina Parola.

 

Oltre al mio libro “Storie di esorcismi – la fossa del leone” ho indicato nel link “Libri consigliati” ulteriori opere nelle quali sono stati riportati degli interrogatori esorcistici.