|           Libri scritti da Arrigo Muscio   | LODE ALLA MADONNA  Caro Prof. Muscio, ho riflettuto sulle parole contenute nella testimonianza
  del dott. Bruto Maria Bruti: "...anche nei miracoli Dio non costringe
  l'uomo a credere: Dio agisce sempre in modo nascosto per rispettare la
  libertà dell'uomo, affinché l'uomo scelga di cercarlo liberamente. L'uomo può
  intuire la vicinanza di Dio solo quando cerca Dio con umiltà, con insistenza,
  con pazienza, quando guarda con la fede oltre l'apparenza delle
  cose. Anche nei miracoli Dio offre abbastanza luce per chi vuole
  credere, ma abbastanza buio per chi non vuole credere. Così è stato
  sempre". Dopo averlo fatto, mi sono deciso ad offrire questa
  testimonianza. Sono un po' imbarazzato, per cui le chiedo di mantenere
  l'anonimato, se riterrà opportuno divulgarla.   Ritengo di essere sempre stato quella che comunemente
  si intende una brava persona. Non ho mai ceduto a vizi quali il fumo, la
  droga, il vino, la gola, l'attaccamento eccessivo ai beni materiali, la
  violenza, la prepotenza, la disonestà, la falsità, l'ateismo, ecc. Come Lei
  dice, però, satana è un bravo psicologo ed ha trovato il modo di insinuarsi
  nella mia anima con questa strategia: mi ha indotto a credere che potevo
  bastare a me stesso, con una religione "fai da te" che non
  prevedeva il conforto delle molte grazie elargite da Dio con la messa ed i
  sacramenti della confessione e dell'Eucarestia, che ho finito per ritenere
  superflui. Solo la preghiera, anche se non sempre costante, mi ha tenuto
  unito al mio Signore con un filo sottile che è diventato inconsapevolmente la
  mia ancora di salvezza. Nel corso degli anni, sono stato duramente messo alla
  prova sul fronte della vita lavorativa. Ritengo che il buon Dio mi abbia
  elargito doti non comuni, ma, per quanto mi sforzassi di metterle a frutto
  con impegno e passione, una serie di fatti e coincidenze incredibili mi hanno
  spesso costretto a ritrovarmi con il classico pugno di mosche in mano, mentre
  molte altre persone, che ai miei occhi sembravano meno dotate e molto
  più peccatrici di me, impegnandosi di meno, raccoglievano materialmente molto
  di più, vuoi per raccomandazioni o protezioni di varia natura, vuoi perché
  veniva premiato il loro essere prive di scrupoli, vuoi perché a loro non
  accadevano le incredibili coincidenze avverse che si abbattevano su di me.
  Approfittando della sfiducia che si era impadronita di me, alimentata da
  tutta una serie di comportamenti e critiche ingiuste cui ero sottoposto anche
  da parte di coloro che avrebbero dovuto starmi più vicino, satana ha inferto
  il suo secondo colpo: ho iniziato a dubitare che il Giusto mi avesse messo
  alla prova al di sopra delle mie capacità di sopportazione e, anziché
  ricorrere a Lui, ho trovato una valvola di sfogo alla mia ribellione nel
  sesso. Mille specchietti (televisione, cinema, giornali, riviste, internet,
  ecc.) fanno credere che sia la cosa più naturale e spontanea di questo mondo,
  che la Chiesa abbia al riguardo delle posizioni antiquate, da cui bisogna
  "liberarsi"... Come in ogni vizio, però, la cosiddetta
  "liberazione" è una grande illusione: quando l'anima ed il corpo
  non si rivolgono a Dio vanno solo incontro alla morte. Ci sono state due o
  tre occasioni in cui, vittima di momenti particolari di depressione, ho avuto
  dei comportamenti a rischio (in ambito eterosessuale, ci tengo a
  precisare...). Lì per lì non ho dato molto peso a questi fatti, fino al punto
  di credere di averli completamente rimossi: stavo bene fisicamente e tanto mi
  bastava. Veniamo ai tempi più recenti: la scoperta apparentemente
  casuale dei messaggi di Medjugorje, la scelta di seguirli con impegno,
  l'aiuto di tanti bravi cristiani come lei, la preghiera costante, la messa, i
  sacramenti, la riscoperta dello spirito di servizio nei confronti degli
  altri. Questa sì è stata ed è una Liberazione! I problemi materiali restano,
  ma lo spirito con cui li affronto è completamente diverso. Tra i molti segnali di tranquillità e serenità che ho
  ricevuto in questo periodo, uno, invece, si è fatto assillante fino al punto
  di preoccuparmi, una voce insistente che sembrava dirmi: "Ti ricordi di
  quei comportamenti a rischio? Devi fare il test per la
  sieropositività!". Ero terrorizzato: proprio adesso che mi sembrava di
  riemergere da un lungo periodo di buio, rischiavo nuovamente di perdere
  tutto! Mi sono detto che avrei dovuto accettare la volontà di Dio, qualunque
  essa fosse, ma non era facile mettere in pratica questo proposito. Sono andato a Milano due volte, presso centri dove il test
  viene effettuato in forma anonima e gratuita, e per due volte sono tornato a
  casa senza averlo effettuato. Ci ho provato una terza volta e, finalmente, ci
  sono riuscito: risposta positiva alla richiesta se erano passati almeno sei
  mesi dall'ultimo rapporto a rischio, prelievo del sangue ed una
  settimana di attesa per l'esito. Stranamente, durante questa settimana, mi
  sentivo tranquillo e rilassato, solo la mattina che sono andato a ritirare
  l'esito ho avvertito un po' in tensione, ma per tutto il viaggio ho cercato
  il conforto di Maria con la recita del Rosario. Finalmente, il momento del
  dunque: esito negativo! Mi sono sentito un privilegiato: anche in
  quei momenti in cui l'avevo rinnegato e mi ero ribellato a Lui, Dio ha voluto
  proteggermi, dandomi la possibilità in prospettiva di pentirmi e
  riavvicinarmi al Suo Cuore. Dobbiamo aprire le nostre orecchie, aprire le nostre
  menti, aprire i nostri cuori: la sola possibilità di salvezza è l'adesione
  integrale al Vangelo, tutto il resto è menzogna e perdizione.   Sia lodato Gesù Cristo,   lettera firmata       |