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Biografia di Arrigo Muscio
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Il valore del Santo Rosario
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La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo
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LA MUSICA CRISTIANA E QUELLA SATANICA
[3]Gioisco in te ed esulto, canto inni al tuo nome, o
Altissimo.
Sal. 9,3
[14]Alzati, Signore, in tutta la tua forza; canteremo inni alla tua potenza.
Sal. 21,14
[3]Cantate al Signore un canto nuovo, suonate la cetra con arte e acclamate.
Sal. 33,3
[25]Appare il tuo corteo, Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel
santuario.
[26]Precedono i cantori, seguono ultimi i citaredi, in mezzo le fanciulle che
battono cèmbali.
Sal. 68,25
[2]Lodate il Signore con la cetra, con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Sal. 33,2
[5]Giungerai poi a Gàbaa di Dio, dove c'è una guarnigione di Filistei e
mentre entrerai in città, incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno
dall'altura preceduti da arpe, timpani, flauti e cetre, in atto di fare i
profeti.
[6]Lo spirito del Signore investirà anche te e ti metterai a fare il profeta
insieme con loro e sarai trasformato in un altro uomo.
1 Sam. 10,5
Prima di parlare della musica satanica e di quella cristiana è necessario far
riferimento all’importanza che la musica assume nella Sacra Scrittura.
Numerosi passi biblici attestano che la musica viene incoraggiata ed
utilizzata per lodare Dio, per supplicarlo, per ringraziarlo, per profetare.
Gli stessi salmi (che sono incomparabili preghiere di invocazione, di lode,
di ringraziamento, di liberazione, di protezione) erano cantati ed
accompagnati con vari strumenti musicali (attualmente, purtroppo, si è persa
questa usanza).
Anche nel Cantico dei Cantici si fa riferimento alla musica per cantare i
momenti dell’amore che se da un lato simboleggia il rapporto tra il Signore e
la Chiesa, dall’altro lato evidenzia comunque l’amore tra un uomo ed una
donna (di questi tempi, che richiamano quelli di Sodoma e Gomorra, giova
rammentarlo!).
La scimmia di Dio, cioè il diavolo, non poteva trascurare la musica. Di
conseguenza si è intromesso anche in questo importante settore per diffondere
i suoi messaggi antievangelici. Mentre il Vangelo è un inno all’amore verso
Dio e verso il prossimo (e tutto quanto si richiama ad esso, compresa la
musica, deve quindi trasmettere l’amore), ciò che il demonio propaga è un
inno all’odio, alla violenza, al suicidio, all’omicidio, alla blasfemia, all’impudicizia,
all’oscenità ecc.
Nella musica Rock, diffusa tra i giovani, il demonio ha seminato le sue
teorie avverse a Cristo. Di conseguenza, molti testi musicali affermano
apertamente questi “disvalori” con gli effetti che è possibile toccare con
mano. Milioni di giovani ascoltano per ore questi testi, li cantano e li
memorizzano subendo, a loro insaputa, un lavaggio del cervello. Per
rafforzare questi messaggi i loro cantori, grazie anche alla collaborazione,
volente o nolente, di molti mass media, vengono presentati come dei campioni
di libertà, di successo e di denaro. Poco o nulla si dice però riguardo alla
schiavitù della droga, dell’alcool di certi cantanti e alle loro situazioni
di costanti (e costosissime!) beghe familiari, di depressione e di tentativi
di suicidio. Essenziale, per certe strategie occulte, è creare dei “miti”
artefatti.
Per contrastare questo fenomeno negativo sta diffondendosi sempre più, grazie
a Dio, la musica cristiana antagonista. Molte persone, uomini e donne,
provvisti di talenti musicali si stanno impegnando a diffondere una musica
cristiana di contrasto. Per ovvie ragioni non incontrano l’accoglienza mass
mediatica riservata ai fiori del male ma, grazie soprattutto ad internet,
superano i filtri censori (anche di certi mass media cosiddetti cattolici) e
si fanno conoscere. La musica cristiana viene prodotta da cantanti con un
diverso bagaglio d’esperienze personali. Si passa quindi da una musica
carismatica (utilizzata in occasione di raduni di preghiera e/o di momenti di
adorazione) a quella più generica. In particolare il canto cristiano deve
essere un’esperienza di gioia, di lode, di intercessione, di adorazione che
offriamo al Signore; un mezzo di comunione fraterna che permette di
manifestare la nostra unità come membri della famiglia di Dio. In un mondo
ormai paganizzato, dove il senso della vita divina viene assorbito da una
vita frenetica che annulla la presenza di un Dio vivo e partecipe delle
vicissitudini quotidiane (anche perché non vogliamo lasciarGli lo spazio necessario
per intervenire), Dio vuole, attraverso la Sua musica e il Suo canto,
indirizzare un messaggio soprattutto ai giovani, futura società. Con tale
messaggio Dio ci ricorda che è vivo, la Sua misericordia non ha confini, la
Sua potenza liberatrice non è mutata; Egli è l’Eterno Dio di ieri, oggi e
sempre e vuole, se noi Glielo permettiamo, manifestare il Suo amore per ogni
uomo di buona volontà che accetti la Sua presenza nella sua vita. Quando
siete tristi, cantate un canto di lode al Signore, e la gioia si farà strada
nel vostro cuore. Quando siete nella gioia, cantate un canto di
ringraziamento al Signore perché la gioia si radichi in voi (Ef. 5,19).
Come tutti i movimenti in crescita la musica cristiana necessita di un
progressivo perfezionamento che valorizzi i singoli aspetti della medesima.
Poiché la musica cristiana deve essere a servizio della Parola di Dio
(diversamente perderebbe de iure questa connotazione) è necessario, a mio
modesto parere, quanto segue:
1) i cantanti carismatici, in qualità di
ospiti, dovrebbero trovare spazio (per un canto-preghiera d’accompagnamento)
nei vari raduni di preghiera carismatica;
2) andrebbero organizzati momenti di catechesi
e di canto cristiano generico, alternati a momenti di preghiera di guarigione-liberazione
secondo quanto insegnato dalla Bibbia (Mc. 16,11 seg.). A tal proposito
ritengo estremamente produttiva la recita del Santo Rosario (preghiera dei
miracoli raccomandata dalla Madonna in diverse occasioni e dal Santo Padre)
con le decine intercalate con un canto religioso da parte dei diversi
cantanti;
3) la musica cristiana in generale andrebbe poi
favorita e diffusa da parte della parrocchie, degli oratori, da parte dei
Grest (speranza vana?) e da parte dei mass media (in particolare le
televisioni e le radio cattoliche).
4) Ritengo, infine, che la musica cristiana
debba essere (se vuol attirare i giovani) facilmente orecchiabile e
cantabile.
Ciò premesso occorre però stare molto attenti affinché la musica cristiana
non cada nella trappola diabolica d’essere fine a se stessa e non a servizio
di Dio e della Sua eterna Parola; diventi, cioè, un qualcosa di estraneo al
tessuto evangelico nella quale deve essere inserita come importante
componente “Senza di me non potete nulla”.
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