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La catechesi di satana durante un recente caso di esorcismo

PRIGIONIERI  DELLE  TENEBRE

 

“Liberaci dal male”

Mt. 6,13

 

“Già mi avvolgevano i lacci degli inferi, già mi stringevano agguati mortali”.

Sal. 18,6

 

Molte persone che ritengono d’essere possedute dal diavolo si rivolgono agli esorcisti (nella migliore delle ipotesi) oppure agli operatori dell’occulto (aggravando la loro posizione) per essere liberate dal demonio. Tali persone si preoccupano però, fatte salve rare eccezioni, esclusivamente di togliere la presenza del diavolo convinte che si tratti di una “spina speciale” conficcata nel loro corpo. Ritengono, infatti, che “fuori il dente fuori il dolore” sia l’azione definitiva e sufficiente per consentire loro di vivere “come prima” o quasi.

Nella documentazione presente nel link “demonologia” ho spiegato, citando la Sacra Scrittura, che è essenziale porre Dio al primo posto nella propria vita per creare le condizioni ottimali in grado di neutralizzare ogni futura azione diabolica. Ho inoltre riportato, in tale link, i rimedi necessari per risolvere qualsiasi problema diabolico. Rimando pertanto gli interessati all’integrale lettura di tale documentazione.

Ciò che mi preme sottolineare in questo scritto è la condizione di prigionieri delle tenebre nella quale moltissime persone si trovano coinvolte senza sospettarlo e senza presentare alcun sintomo di possessione diabolica ordinaria o straordinaria. Il demonio, infatti, come una gigantesca piovra avviluppa nei suoi tentacoli tutte le persone, anche se in maniera più o meno grave e più o meno percepibile. Quindi, in diversa misura, siamo tutti circondati dai tentacoli di satana.

A questo punto molti si porranno le seguenti domande fondamentali:

a) Qual è il metro di valutazione della condizione di prigioniero delle tenebre?

b) Com’è possibile riuscire ad ottenere la completa liberazione?

Per rispondere alla prima domanda bisogna tenere presente che ogni qualvolta noi preferiamo le teorie umane o i consigli degli uomini alla eterna Parola di Dio ci troviamo “legati” dai lacci infernali come Gesù ha chiarito con il monito rivolto a Pietro “Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!” (Mt. 16,23). Gesù, infatti, ci ha dimostrato con il suo comportamento d’essere sempre stato in perfetta obbedienza alla volontà del Padre, nonostante gli avversi inviti di quanti lo circondavano. In questi legacci cadono in buona fede, ad esempio, molti cristiani che però difficilmente si interrogano (mediante l’incessante preghiera) riguardo alla volontà di Dio nei loro confronti e, di conseguenza, operano secondo “le convenienze” umane (con scarso profitto) anziché in obbedienza alle ispirazioni dello Spirito Santo. La Madonna ci ha ricordato di cercare sempre la volontà di Dio nella nostra vita quotidiana “Perciò, figlioli, pregate e cercate la volontà di Dio nella vostra vita quotidiana” (Messaggio dato a Medjugorje il 25 aprile 1990) e per fare ciò è indispensabile l’incessante preghiera “Cari figli! Oggi vi invito di nuovo a mettere la preghiera al primo posto nelle vostre famiglie. Figlioli, se Dio è al primo posto, allora, in tutto ciò che fate, voi cercherete la volontà di Dio. Così, la vostra conversione quotidiana sarà più facile. Figlioli, con umiltà cercate ciò che non è in ordine nei vostri cuori e capirete ciò che bisogna fare. La conversione sarà per voi un dovere quotidiano che adempirete con gioia. Figlioli, io sono con voi, vi benedico tutti e vi invito a diventare miei testimoni attraverso la preghiera e la conversione personale. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!”  (Messaggio 25 aprile 1996). Quindi, senza essere dei veri e propri posseduti, agiamo sotto l’influenza del diavolo ogni qualvolta osserviamo quanto contrasta con la Parola di Dio che abbiamo il dovere di leggere ogni giorno dopo la preghiera.

Per riuscire quindi ad ottenere la vera liberazione è necessario vivere in comunione con Dio, ponendo il Signore concretamente al primo posto nella nostra vita. Per riuscire in questo intento la Madonna ci esorta a vivere e a diffondere i suoi messaggi di salvezza-guarigione-protezione-liberazione sintetizzati nella “ricetta spirituale” che tutti dovremmo vivere; soprattutto il messaggio dell’incessante preghiera (in particolare il Santo Rosario), indispensabile per attivare tutti gli altri. Vivere in sintonia con le ispirazioni dello Spirito Santo ci consente di ottenere il dono della vera pace interiore e ci fa gustare la genuina sensazione di vivere liberi da ogni condizionamento del mondo; cioè di satana!