Libri scritti da Arrigo Muscio |
Io sono cristiano ma……. “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio!” Mt. 4,4 “Convertitevi e credete al Vangelo” Mc. 1,15 “Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre” Mt. 12,49 Si sentono sempre più spesso noti personaggi della politica, dello spettacolo, dei mass media ecc. affermare di essere cattolici “.Questi personaggi, imitati anche da tanti cosiddetti seguaci di Cristo, sostengono con convinzione d’essere cristiani ma nel contempo si comportano palesemente in maniera difforme dalla eterna Parola di Dio. Ad esempio persone che si dichiarano pubblicamente gay, altre che vivono in palese concubinato, altre che mostrano le proprie grazie fisiche “urbi et orbi”, altre ancora che se ne infischiano degli insegnamenti e degli inviti del Magistero della Chiesa, con totale “disinvoltura” si dichiarano pubblicamente cattoliche nonostante agiscano tranquillamente in contrasto con la Parola di Dio. Ciò premesso conviene meditare sugli insegnamenti biblici
posti in premessa a queste considerazioni e su tanti altri riportati nella
Sacra Scrittura per capire che un seguace di Cristo (cioè un vero cristiano)
deve sforzarsi di vivere, di testimoniare e di diffondere la Parola eterna di
Dio, senza se e senza ma, onde evitare il rimprovero di Gesù rivolto a Pietro
(e quindi a ciascuno di noi) “Lungi da
me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo
gli uomini!” (Mt. 16,23). Ma ciò che stupisce maggiormente è il persistente silenzio di molti esponenti della Chiesa che se ne guardano bene dal correggere, altrettanto pubblicamente, questi atteggiamenti che generano confusione e sconcerto in molti fedeli. Purtroppo una Chiesa che da un lato si vergogna di Gesù Cristo e dall’altro lato è succube dello “spirito del mondo”, ha abbandonato il mordente profetico timorosa di non essere ben accetta. Sarebbe quindi opportuno che i membri della Chiesa (laici
e sacerdoti) mettessero in pratica l’esortazione biblica tesa alla correzione
fraterna dei comportamenti in contrasto con la Parola di Dio, sull’esempio
dei profeti Ezechiele e Giovanni il Battista. La predicazione di Giovanni il
Battista è da un lato un fulgido esempio di stigmatizzazione dei peccati
pubblici “Già la scure è posta alla
radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato
e gettato nel fuoco” (Mt. 3,9) e dall’altro lato è un altrettanto fulgido
esempio di appelli alla conversione “Allora
accorrevano a lui da Gerusalemme; e, confessando i loro peccati, si facevano
battezzare da lui nel fiume Giordano” (Mt. 3,5). Mentre la Madonna nelle Sue apparizioni invita alla conversione, gli uomini tendono a normalizzare quei comportamenti che sono e saranno sempre considerati peccati con le seguenti conseguenze: l’invito alla conversione, se accolto, conduce al pentimento, alla confessione dei peccati e alla salvezza; la normalizzazione dei peccati, se accolta, conduce all’inferno! |