Libri scritti da Arrigo Muscio |
TESTIMONI DI CRISTO [18]E Gesù, avvicinatosi, disse loro: <<Mi è stato
dato ogni potere in cielo e in terra. [19]Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, [20]insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo>>. Mt. 28,18 [8]…ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra>>. At. 1,8 [4]Ma egli rispose: <<Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio>>. Mt. 4,4 Gesù ha raccomandato d’essere suoi testimoni. Ma che cosa significa in concreto questa espressione? Ovviamente non si tratta soltanto di una testimonianza pubblica dell’esistenza del Vangelo e di Gesù Cristo; condizione certamente indispensabile per l’evangelizzazione. Se ci limitassimo soltanto ad una dichiarazione di appartenenza alla Chiesa, senza però addentrarci nella concretezza, potremmo essere anche dei Giuda il quale, fino al tradimento, è sempre rimasto con il Signore e con gli altri apostoli. Possono quindi i membri della Chiesa essere considerati automaticamente testimoni di Cristo? Non è una domanda accademica, ma è un quesito indispensabile per il discernimento. Se chiedete ad una persona di esprimere un giudizio su di un’altra, spesso ottenete la seguente risposta “E’ una brava persona, va sempre in Chiesa. E’ sempre attivo in parrocchia, si occupa di volontariato ecc.” Questa risposta non è però sufficiente a far considerare tale persona un testimone di Cristo. A parte gli angeli neri e i cosiddetti cristiani, effettivamente una persona che realmente risponde alla descrizione sopra riportata è sicuramente una brava persona; può essere anche un buon cristiano; un testimone del parroco o di qualche vescovo, ma non necessariamente un testimone di Gesù. Per essere dei testimoni di Cristo bisogna esserlo della Sua eterna Parola. “Non di solo pane vivrà l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (4,4). Gesù stesso ha dimostrato d’essere il perfetto osservante della Parola del Padre nonostante il parere avverso di quanti, ad ogni livello ed in ogni ambiente, cercavano di distoglierlo dal suo compito. Pietro, il primo papa, ha testimoniato che è necessario obbedire a Dio anziché agli uomini “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini.” (At. 5,29). Gesù stesso è la Parola incarnata (Gv. 1,1); di conseguenza per essere suoi testimoni è necessario diventare testimoni della Parola di Dio. Non possono quindi essere testimoni di Cristo quanti ad esempio non credono nel valore fondamentale della preghiera, nei Sacramenti, nel Paradiso, nell’inferno; quanti non credono all’imposizione delle mani, alle preghiere di guarigione-liberazione ecc.; quanti ritengono tutte uguali le religioni ed equiparano Gesù ad uno dei tanti personaggi storici, anche fondatori di religioni. Non possono essere testimoni di Cristo quanti antepongono la parola degli uomini (non importa da chi pronunciata!) a quella di Dio contenuta nella Bibbia; quanti hanno eliminato il senso del peccato; quanti non citano mai la Sacra Scrittura, ma solo le teorie umane. Potrei continuare con numerosi altri esempi, ma ciascuno può riscontrare quanta difformità si trova spesso tra il comportamento, la predicazione di molti cristiani e la Parola di Dio come risulta dalla Bibbia. Essere testimoni della Parola di Gesù tante volte comporta l’essere martiri della sua Parola. Questo martirio sfugge all’attenzione di molti, ma non a quella di Colui che giudicherà ogni nostra azione a testimonianza della parola di Dio, la quale è sempre in opposizione al mondo che “giace sotto il potere del maligno” (1 Gv. 5,19). Conviene rammentare che Gesù crocifisso rappresenta anche la Parola di Dio crocifissa da parte di un mondo che preferisce le ingannevoli teorie umane, ispirate da satana, alla Parola che salva, guarisce, libera, conforta, redime. |